
L’urban artist Andrea Ravo Mattoni, uno dei protagonisti di spicco della cerimonia delle premiazioni della 9° edizione del Premio letterario Mille e … Una STORIA, ha superato se stesso.
La sua particolarissima arte pittorica (Andrea utilizza delle bombolette spray per riprodurre su grandi superfici urbane i capolavori dei pittori che hanno fatto la storia della pittura, il Caravaggio in particolare) ha superato i confini nazionali per celebrare ad Amboise, in Francia, il cinquecentesimo anniversario della morte di Leonardo da Vinci.
“Nelle scorse settimane – dice con la consueta modestia – ho lavorato ad un progetto in Francia al Château Royal d’Amboise, dove è sepolto Leonardo da Vinci, e lì ho realizzato 5 grandi tele di 3,50 m x 2,50 m raffiguranti cinque particolari del dipinto ‘La morte di Leonardo da Vinci’ dipinto da Francois Guillame Ménageot . Le tele sono esposte nella torre principale del castello fino al 2 settembre, un ringraziamento speciale – sottolinea Andrea Ravo Mattoni – va a chi ha creato e creduto in questo progetto: il caro amico Bob Jeudy. Ci tengo poi a ringraziare anche Christine Juglae direttore del castello di Amboise e il mio collaboratore e amico Mayer Jacob”.
L’opera del giovane artista di Luvinate ha ricevuto l’apprezzamento di due visitatori particolari: il presidente della Repubblica Francese Emmanuel Macron e il presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella.
Sia Macron che Mattarella, accompagnati rispettivamente dalla moglie e dalla figlia, si sono intrattenuti con l’artista.
“Quando ho spiegato loro – precisa Andrea Ravo Mattoni – che ho dipinto le cinque tele con delle bombolette spray si sono molto meravigliati e hanno voluto conoscere nel dettaglio le caratteristiche della mia tecnica pittorica”.
Della serie: la genialità travalica gli schemi tradizionali ed è capace di creare nuove forme d’arte.
Andrea Ravo Mattoni è la dimostrazione vivente di come sia possibile trasformare una passione in una vera e propria ragione di vita e di espressione artistica.
“La mia esperienza personale e la chiave del mio percorso artistico-pittorico derivano soprattutto dalla mia famiglia: mio nonno Giovanni Italo Mattoni era un pittore ed illustratore noto soprattutto per la creazione di diverse serie di illustrazioni delle figurine Liebig e Lavazza negli anni ‘50 e ’60; mio padre Carlo Mattoni – spiega Andrea – era un artista di arte concettuale e comportamentale attivo negli anni ‘60, ‘70 e ‘80. Io negli anni ‘90 ho intrapreso una strada differente che mi ha portato a percorrere una strada molto diversa: quella dei graffiti, attraverso l’utilizzo delle bombolette spray. In sostanza, ho unito le esperienze di mio nonno, di mio padre e mia con un mezzo moderno e contemporaneo come quello dello spray, per dare il via al progetto denominato recupero del classicismo nel contemporaneo. Lo scopo è stato e continua ad essere unire le tre strade pittoriche”.
I risultati dicono che l’esperimento ha avuto un grande successo, in Italia e anche all’estero, un successo da 10 e lode.