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Politica | 09 gennaio 2021, 14:35

Letizia Moratti, le prime parole da assessore: «Da subito al lavoro per far ripartire la Lombardia»

La nuova giunta regionale si è presentata questa mattina. Letizia Moratti sostituisce Giulio Gallera: «Ripartirò dall'organizzazione del lavoro e dal confronto con il territorio»

Letizia Moratti, le prime parole da assessore: «Da subito al lavoro per far ripartire la Lombardia»

«Diamo il benvenuto ai nuovi componenti della Giunta regionale con l'assoluta convinzione che questo momento è straordinariamente importante per il nostro Esecutivo e per la nostra Regione». Così il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana nella conferenza stampa in cui ha presentato la sua nuova squadra di governo, di cui fanno parte la vicepresidente e assessore al Welfare Letizia Moratti, l'assessore allo Sviluppo economico Guido Guidesi e l'assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità, Alessandra Locatelli.

«Stiamo ancora affrontando l'epidemia - ha aggiunto il governatore della Lombardia - con la nuova fase delle vaccinazioni anti-Covid. Siamo consapevoli che dall'entusiasmo, dalla determinazione e dalla coscienza nel lavoro della nostra nuova Giunta dipende il rilancio della Lombardia e dell'intero Paese.Siamo anche consapevoli delle pesanti conseguenze che l'epidemia ha prodotto sulle nostre attività economiche. Il nostro impegno è lavorare per il rilancio di tutto il sistema».

«Ringrazio Fontana che mi ha proposto un compito che ho valutato con attenzione - le prime parle di Letizia Moratti - Il momento è difficile a tratti drammatico e mi metto al servizio dei cittadini lombardi impegnandomi ad un lavoro di squadra con maggioranza e opposizione. Sono certa che da questa esperienza possiamo uscire stando uniti. lavorando tutti insieme. La Lombardia merita di ripartire».

La Moratti ha illustrato le sue prime mosse. «Approfondire, organizzazione e aprire un tavolo di confronto con tutti: i direttori generali della Ast, delle Asst, delle strutture accreditate, i sindacati dei medici e delle professioni sanitarie, i presidi e con il mondo del volontariato e i sindaci del territorio. La priorità sarà rivedere l'organizzazione perché ci sia maggior attenzione al territorio. Ho accettato il compito con spirito di servizio e cercherò di capire chi è scontento, chi ha paura, chi si sente solo».

 

 

Redazione

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