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Busto Arsizio | 21 gennaio 2021, 09:49

«Discariche abusive? La Polizia locale se ne occupa tutti i giorni, multe e denunce non mancano»

L’assessore Rogora interviene dopo la segnalazione del consigliere Tallarida relativa ai boschi di Borsano. «Conosciamo bene il problema, ma le indagini per colpire i responsabili richiedono tempo. Usiamo già le fototrappole e ne abbiamo chieste di nuove»

«Discariche abusive? La Polizia locale se ne occupa tutti i giorni, multe e denunce non mancano»

Discariche abusive? «La Polizia locale conosce bene il problema e se ne occupa costantemente».
Parola dell’assessore alla Sicurezza Max Rogora. L’esponente di giunta interviene dopo la segnalazione di nuovi scarichi di materiale edile nei boschi vicino all’inceneritore Accam (leggi qui).

«Ringrazio il consigliere Orazio Tallarida per aver fatto questo sopralluogo», afferma Rogora. Un ringraziamento in realtà un po’ piccato: l’assessore, infatti, non vuole che passi l’idea che la Polizia locale sottovaluti la gravità della situazione.

«Magari abbandonassero solo lì i rifiuti – afferma il leghista –. Purtroppo ci sono situazioni analoghe vicino ai cimiteri di Borsano e Sacconago, in via Corbetta, al Parco Alto Milanese. Conosciamo bene questa realtà; gli agenti, in particolare la Territoriale, se ne interessano quotidianamente e, pur occupandosi di 350 chilometri di strade e delle diverse zone boschive, ottengono risultati importanti».

E se i cittadini si aspettano comprensibilmente di veder sparire nel giro di poche ore i materiali inerti che deturpano il verde, spesso le indagini richiedono tempi più lunghi.

«Dietro questi rifiuti – spiega infatti Rogora – c’è un mondo di imprese e lavori abusivi. Ed è lì che vogliamo andare a colpire, con interventi e sanzioni che vanno oltre la multa per aver abbandonato sacchi e materiali».

Il consigliere Tallarida ha invitato il collega di maggioranza a «dotare gli agenti degli strumenti messi a diposizione dalla tecnologia». «Le fototrappole ci sono – risponde Rogora –. Certo, ne vorremmo di più e tecnologicamente più avanzate. Stiamo cercando di ottenerle tramite bando. In ogni caso le utilizziamo, così come usiamo le telecamere presenti lungo le strade. Tempo fa, grazie alle videoriprese, siamo risaliti al furgone che aveva scaricato del materiale nei boschi ed è scattata la denuncia».

Le sanzioni, assicura Rogora, non mancano: «I risultati non sempre possono essere immediati, ma ci sono. Le foto delle discariche postate sui social non servono, mentre le segnalazioni mirate sono sempre ben accette. A volte non serve nemmeno il numero di targa, basta che il cittadino ci indichi il modello del veicolo ed è possibile risalire all’autore del gesto. Grazie, come sempre, al gran lavoro degli agenti».

R.C.

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