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Salute | 02 marzo 2021, 15:50

Patologie croniche e psichiche in aumento tra i giovanissimi, Agosti: «Il Covid ha aumentato l'infelicità che si traduce in una serie di disagi in costante aumento»

Non solo i ragazzi pagano le conseguenze dell'isolamento, ma anche i genitori. Il direttore del polo materno infantile: «Sono più distratti e notiamo un aumento degli incidenti domestici come le ustioni»

Patologie croniche e psichiche in aumento tra i giovanissimi, Agosti: «Il Covid ha aumentato l'infelicità che si traduce in una serie di disagi in costante aumento»

Il distanziamento, la didattica a distanza, la mancanza di contatto fisico ma anche la condivisione degli spazi in famiglia stanno avendo conseguenze sempre più tangibili nei nostri ragazzi. «L'aumento dell'infelicità», come ha sintetizzato il dottor Massimo Agosti, diretto del dipartimento materno infantile dell'ospedale Del Ponte, sta producendo effetti sulla salute dei giovanissimi e il riscontro è evidente e diffuso in tutta Italia e all'estero. 

«In un recente confronto avuto con colleghi inglesi e giapponesi su tematiche pediatriche legate al Covid, sono emerse situazioni comuni - spiega Agosti - Abbiamo notato la diminuzione di una serie di patologie infettive, ma un incremento di quelle croniche, somatiche e psichiche. Come se il Covid avesse enfatizzato una serie di patologie». 

La nuova quotidianità a cu ci ha costretto il Covid, fatta di privazioni, ha creato una serie di effetti «che nei bambini fino ai 3 anni si manifestano con la rabbia per esempio, in quelli dai 6 ai 9 anni con un aumentato di ansietà e nei preadolescenti e negli adolescenti diventano altre situazioni borderline». 

E i bambini pagano anche le conseguenze degli effetti del Covid sui genitori: «Sono aumentati moltissimo gli incidenti domestici - aggiunge - Si pensa che stando in casa si corrano meno rischi, invece abbiamo riscontrato una maggior disattenzione dei genitori. Sono aumentate per esempio le ustioni». 

Evidenze non solo varesine, ma frutto di report scientifici condivisi. «Questo ci dice che in futuro dovremo incrementare le attività della neuropsichiatria infantile. Il disagio di oggi si traduce in età evolutiva in un'altra serie di disagi a cui dovremo rispondere».

Il potenziamento del reparto di Neuropsichiatria infantile è previsto con la realizzazione del terzo lotto dell'ospedale Del Ponte (leggi QUI) . «Potremo trasferire qui le attività che oggi si svolgono a Velate e potenziarle attraverso le opportunità che i nuovi spazi ci daranno. Sarà determinante per rispondere ad un'esigenza crescente tri nostri giovani»

Valentina Fumagalli

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