Un gioiello che ha creduto in Malpensa e ne è stato ricambiato. Tanto che l’investimento di Dhl – per usare le parole del ministro Giancarlo Giorgetti all’inaugurazione dell’hub internazionale– rappresenta «un segnale di speranza, uno spiraglio di luce».
L’evento digitale è stato organizzato da Dhl Express Italy. Il nuovo hub internazionale di Malpensa (LEGGI QUI PER SCOPRIRLO ED ENTRARCI) rappresenta l’intervento centrale del piano di sviluppo del gruppo Deutsche Post Dhl in Italia, la principale infrastruttura nazionale del gruppo, la quarta in Europa: ambisce a diventare la porta sul mondo per le imprese lombarde e italiane.
Operativo pienamente
A entrare nel merito nel primo round dell’evento con il giornalista Enrico Castelli, il Ceo di Express Italy Nazzarena Franco e di Dhl Express Europe Alberto Nobis. Sono intervenuti il presidente della Regione Attilio Fontana, l’amministratore delegato di Sea Armando Brunini e in un video il ministro Giancarlo Giorgetti, oltre a Roy Hughes (vicepresidente esecutivo di Network Operations Dhl Europe).
L’incontro sanciva la piena operatività del nuovo hub, nel cui cuore ha permesso di entrare. È stato presentato il piano di investimenti programmato da Dhl Express Italy in Italia e le caratteristiche della nuova struttura, che ambisce a diventare lo snodo principale delle spedizioni da e verso il nostro Paese.
«Siamo connettori, non solo di merci – ha detto Franco – ma di persone». Un ruolo cruciale che ha narrato poche settimane fa anche l’arrivo dei vaccini a Malpensa. La tecnologia è un elemento cruciale e l’ha dimostrato il viaggio virtuale, ma non è l’unico e la sostenibilità ad esempio si pone come determinante. Così Nobis ha sottolineato che questo investimento è un grande salto. Guardando ai 150mila pezzi movimentati alla notte «la capacità di Malpensa non è la più grande, ma la più avanzata».
Così con il poderoso investimento in Europa, il nostro aeroporto si colloca a metà di questo piano pluriennale.Una grande speranza appunto per Malpensa, come ha rilevato il ministro Giorgetti. L’amministratore delegato di Sea Armando Brunini ha definito l’intervento dell’hub «lungimirante e infatti si vedono già i risultati per loro e per Malpensa, che ha grandi potenzialità, le sta già esprimendo e può esprimerle».
Rinascere con vigore
In questo periodo terribile con un calo dell’85% dei passeggeri, il cargo è salito del 30%. Ma il futuro è insieme.
Dhl del resto è convinto: si parteciperà insieme, con vigore, ha sottolineato Franco alla rinascita del Paese.E Malpensa freme per il suo avvenire, «bisogna lavorare tutti perché riprenda il percorso di crescita» ha detto Fontana.
L’e-commerce è un’altra strada rilevante, e oltre ai privati aumenterà ancora di più per le aziende.
Ecco perché Brunini ha affermato: «Questo gioiello di Dhl ci dà discontinuità nei numeri e Malpensa ha ancora spazio di crescita. Investiamo nell’accessibilità per consentire il pieno sviluppo del cargo e anche della parte passeggeri, miglioriamo anche i servizi per il cargo ancora di più e poi c’è lo sviluppo fisico con il masterplan al vaglio del ministero dell’ambiente».
Il lavoro e la porta
Un orgoglio ribadito dal presidente dell’Univa Roberto Grassi: «Sosteniamo da tempo che Malpensa è il primo driver di sviluppo del nostro territorio, la principale porta sul mondo di tutt’Italia e per la comunità locale il principale bacino occupazionale con 40mila persone da salvaguardare a tutti i costi». Tra l'altro nell'hub Dhl sono state assunte 500 persone (su 900) nell'ultimo anno.
Non dimentichiamo che qui l’industria è fortemente votata all’export. Grassi ha insistito sull’istituzione di una Zona logistica speciale.
Cosa serve? »Ecco, ci servono collegamenti rapidi ed efficienti, moderni come questo investimento ha saputo fare».
Una musica di speranza, una prova di armonia affidata anche al maestro Luca Morelli che ha suonato il piano nell'hub.