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In Breve

| 10 aprile 2021, 12:00

Lonate: Kay La Onlus supporta la didattica

Donati 26 dispositivi a elementari e medie. Il ringraziamento all’Associazione e all’Assessorato alle Politiche sociali della dirigente scolastica

Lonate: Kay La Onlus supporta la didattica

Scuola più Assessorato alle Politiche sociali più Associazione Kay La Onlus. Uguale: 26 dispositivi per alunni e studenti le cui famiglie vivono condizioni di fragilità economico-sociale, strumenti utili alla didattica e a connettersi con le potenzialità del web. Comunica la buona notizia Maria Pina Cancelliere, dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo Carminati.

Nel dettaglio, la sinergia ha consentito di fornire 17 tablet in comodato d’uso ai bambini delle primarie (individuati dai docenti) e 9 notebook ai ragazzi della scuola secondaria di primo grado. La preside esprime un ringraziamento pubblico al presidente dell’Associazione, Maurizio Ferrario, per essersi prodigato, con i volontari, «…in un gesto generoso, nella consapevolezza che solo scommettendo sulle giovani generazioni si può avere fiducia nella ripartenza e nel futuro». Apprezzamento anche per la collaborazione instaurata tra l’Istituto e l’assessorato alle Politiche sociali guidato da Melissa Derisi, collaborazione che promuove legami con le associazioni del territorio.

La dirigente colloca il risultato locale in un quadro reso planetario dall’infezione da Coronavirus: «La situazione pandemica, che mette a dura prova le forze istituzionali impegnate a garantire il diritto allo studio dei nostri figli, è diventata la sfida per una rinascita culturale, economica ed etico-sociale. Le nuove modalità di apprendimento degli allievi non si risolvono nella pura e semplice fornitura di dispositivi adeguati a seguire le attività di didattica integrata. Ma non si può ignorare che la povertà educativa delle giovani generazioni, quasi sempre, si associa alle difficoltà economiche delle famiglie».

Scontato, quanto sensato, l’auspicio per il futuro: «Che la collaborazione fra istituzione scolastica, assessorato alle politiche sociali e associazioni continui. Dalle realtà locali, dove le problematiche quotidiane di ciascuno devono essere vissute come quelle di un membro della propria famiglia, si deve partire per costruire una rete di relazioni. Una rete che consenta l’azione sul territorio, uscendo dalla dimensione individualistica, per abbracciare l’identità etico-sociale del novus civis technologicus».  

Stefano Tosi

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