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Busto Arsizio | 25 aprile 2021, 17:56

L'OPINIONE. Questa Pro Patria trasmette fiducia al suo condottiero. E a tutti noi

Javorcic fa i complimenti ai suoi ragazzi per la doppia rimonta: «Una partita ancora più importante della prossima contro l'Alessandria». Una grande prova di equilibrio dei tigrotti, in linea con lo stile della società che merita la nostra attenzione oggi e domani

Masetti celebrato dai suoi compagni (foto di Marco Giussani)

Masetti celebrato dai suoi compagni (foto di Marco Giussani)

Una doppia rimonta contro un Livorno indiavolato (LEGGI QUI), una partita che per il mister era ancora più importante di quella di domenica prossima contro l'Alessandria, l'ultima prima dei playoff. Perché si veniva da una settimana  difficile, dopo il pareggio contro la Giana costato troppe ferite. Perché era la partita in casa, che vuol dire sempre tanto pur senza pubblico.

Del resto, le voci dei tifosi arrivavano con forza crescente dentro lo stadio, lo striscione appeso per pochi istanti sul muro celebrava Javorcic condottiero. E il condottiero oggi fa i complimenti ai ragazzi (oltre che agli avversari) e accanto all'orgoglio cita subito un altro elemento chiave: la fiducia.

È quella che gli hanno trasmesso i tigrotti, così provati, subito senza il capitano Fietta, scossi dai compagni già rimasti fuori nelle ultime settimane, trafitti non una ma due volte dal gol degli avversari. 

Arrendersi? In un'altra vita, grazie: questo è il messaggio mandato dalla Pro Patria anche oggi.

Di questi tempi, sembra non esserci fine per la sorte avversa, per una squadra che deve andare in campo con l'incertezza fino all'ultimo e anche oltre. Ma c'è un confine che viene più ostinatamente superato ogni volta: quello della capacità di non lasciarsi scoraggiare, che sia istinto o regia non fa differenza. Perché in questi mesi, anche l'istinto dei più giovani è stato costantemente forgiato da Javorcic e quindi si arriva a una fusione perfetta.

«Non dimentichiamoci la settimana pesante che abbiamo vissuto» ammonisce l'allenatore tigrotto. Già, dentro di noi sono impressi tutti i minuti di sofferenza. E i ragazzi? Dopo la partita Nicco, che è stato solidissimo riferimento oggi, fa subito autocritica, come da "manuale Javorcic": «Siamo soddisfatti, ma potevamo fare meglio». Va incalzato per ammettere che sì, si stanno facendo grandi cose.

Allora guardiamo avanti, partita dopo partita. Perché la fiducia è questa cosa qui: una stretta di mano, data con gli occhi se non si può altrimenti. E gli sguardi di Busto sono puntati su questi tigrotti, perché c'è bisogno di questo, più che mai oggi la fiducia. Per domenica prossima, per i playoff, per il futuro che la Pro Patria sta costruendo con lo stesso equilibrio e la sobrietà che si vedono sul campo. 

Una fiducia, che bisogna ricambiare, ognuno a modo suo. Questa Pro Patria che l'ha data in dosi massicce, ne merita dalla città, dal territorio tutto.

 

 

Marilena Lualdi


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