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Politica | 29 aprile 2021, 15:51

Accam, tracciata la roadmap verso la Newco

Agesp, Amga e Gruppo Cap hanno presentato la proposta di acquisto dell’impianto attualmente gestito da Accam. I prossimi passi: due diligence, approvazione del bilancio e piano economico finanziario. «Nessun compenso per gli amministratori della Newco, eventuali risparmi fiscali andranno ai territori», si legge in una nota

Accam, tracciata la roadmap verso la Newco

Lo scorso 23 aprile, Agesp S.p.A., capogruppo del Gruppo Agesp e gestore del servizio di Igiene Ambientale nel Comune Busto Arsizio, Gruppo Amga S.p.A, azienda che fornisce servizi di pubblica utilità ai Comuni dell’Alto Milanese, e Gruppo Cap, gestore del servizio idrico integrato della Città metropolitana, hanno presentato all’assemblea dei soci di Accam una proposta di acquisto, attraverso il veicolo di una nuova società, dell’impianto attualmente gestito appunto da Accam.

«A seguito di tale proposta – si legge in una nota – si delinea la roadmap che porterà alla costituzione della cosiddetta “Newco”. Il primo passo è legato all’esito delle due diligence, in particolare quelle ambientali, che sono attesi nei prossimi giorni. Si ricorda che le due diligence su Accam mirano ad approfondire tutti gli aspetti legali, finanziari e soprattutto ambientali, e che sono preliminari a qualunque possibile evoluzione del percorso».

Quindi «la seconda tappa importante è l’approvazione del bilancio di Accam. L’azienda proprietaria dell’impianto di Borsano dovrà, nelle prossime settimane, approvare il bilancio per l’esercizio 2019 e per il 2020. Si tratta di un passaggio rilevante perché consente a tutte le parti di poter fare riferimento a numeri e valori certi e condivisi, e che saranno la base per il piano economico e finanziario».

«Ed è proprio quest’ultimo – si sottolinea nella nota – il terzo tassello della roadmap. Le tre aziende stanno lavorando, infatti, al primo piano economico finanziario (Pef) che rappresenta la struttura su cui poggiare il prossimo piano di avvio delle attività e che permetterà, poi, di arrivare a un vero e proprio piano di sviluppo che punterà verso la riprogettazione dell’impianto e del suo ruolo all’interno di un processo di economia circolare. Il Pef sarà presentato anch’esso nelle prossime settimane e diventerà il punto di ancoraggio di tutte le successive decisioni economiche e di governance.

Si tratta di una fase complessa e in continua evoluzione, in cui la riservatezza è nell’interesse di tutte le parti, in primis dei lavoratori di Accam, e delle aziende coinvolte che, avendo in alcuni casi emesso titoli quotati, devono tutelare gli investitori e i cittadini che sono, tramite le amministrazioni comunali, i loro soci. Ciò non significa che gli atti siano segreti, infatti, non appena sarà conclusa l’istruttoria, tutti i dati raccolti e verificati diventeranno disponibili».

«Nel frattempo – così si conclude la nota congiunta – le aziende fanno sapere che, su proposta di Cap Holding, si è convenuto che i soci, sulla base anche degli indirizzi impartiti dai rispettivi azionisti, destineranno le eventuali sopravvenienze attive da risparmi fiscali frutto dell’operazione al finanziamento delle compensazioni sul territorio che in questi anni ha ospitato l’impianto».

Redazione

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