Busto rivive la magia di Marisa Ferrario Denna: «In lei trovavi profondità e sapienza»

Il suo volto inconfondibile. Le parole che conquistavano. La generosità. Con Marisa Ferrario Denna, a cinque anni dalla scomparsa, si apre, con la curatela del professor Silvio Raffo, la rassegna di poesia al femminile "Donna, mistero senza fine bello". Esordio dedicato a un’autrice che continua a esserci e a ispirare con i suoi versi.

Luigi Giavini, cultore di storia locale, di dialetto e di tutto ciò che nobilita Busto Arsizio e dintorni, non esita: «Mi commuoveva quando parlava all’Università della Terza età. C’era sempre la sala piena. Trecento persone che pendevano dalle sue labbra». Merito della passione e della sensibilità che l’autrice metteva a disposizione in ogni circostanza, a tutti gli appuntamenti: «Poteva parlare di Giacomo Leopardi, Dante Alighieri di poeti dialettali. Eri sicuro di trovare, in lei, profondità e sapienza. Non posso dimenticare gli incontri, nella chiesa di San Rocco, dedicati a poesia e musica. Le sue scelte erano stupende».

Nel presentare la rassegna, l’assessore alla Cultura, Manuela Maffioli, l’ha definita una «…poetessa alla quale la sorte ha fatto il torto di una fama non all'altezza del suo pensiero e della sua scrittura». Colpa di una Busto un po’ distratta? «La mia città non è come le città dei poeti» scriveva Marisa Ferrario Denna in un componimento nel quale si intravedono Saba, Ungaretti, Montale, Pavese. Forse, l'incontro imminente è l’inizio di una riscoperta. Si comincia il 5 maggio alle 18.30 (prenotazioni qui: https://www.eventbrite.it/e/biglietti-silvio-raffo-presenta-marisa-ferrario-denna-la-vita-in-un-quadro-152307081581) si prosegue il 6 (con Alda Merini), il 7 (Maria Luisa Spaziani) e l’8 (Antonia Pozzi). Tutti gli appuntamenti sono alle 18.30.

Ma si parte da Marisa. Come (le) scriveva Giavini: «Silenzio in sala, / ga cumencia a magia…».