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Busto Arsizio | 13 maggio 2021, 15:58

Arici nuovo direttore sanitario dell’Asst Valle Olona. «L’imperativo è far ripartire i servizi sospesi per la pandemia»

Il nuovo direttore sanitario Claudio Arici, subentrato a Paola Giuliani, si presenta. «Le potenzialità che ho trovato? Sicuramente dei professionisti con una grande voglia di ripartire», afferma. Sull’ospedale unico Busto-Gallarate: «Progettualità che condivido»

Claudio Arici, neo-direttore sanitario dell'Asst Valle Olona

Claudio Arici, neo-direttore sanitario dell'Asst Valle Olona

«L’imperativo è far ripartire i servizi sospesi a causa della pandemia. Le potenzialità che ho trovato qui? Sicuramente dei professionisti con una grande voglia di ripartire».

Sono le prime parole di Claudio Arici, il nuovo direttore sanitario dell’Asst Valle Olona che oggi si è presentato alla stampa.

Arici, fino a poco fa direttore sociosanitario dell’Asst Melegnano Martesana, subentra a Paola Giuliani. In questi giorni ha visitato gli ospedali di Busto Arsizio e Gallarate; a breve farà lo stesso a Saronno e Somma Lombardo.

«Fare squadra e ripartire con i servizi»

«Arrivo in un’azienda abbastanza simile all’Asst Melegnano Martesana da cui provengo – sottolinea Arici – con tanti presidi e un territorio vasto. Sarà fondamentale fare team tra direzione sanitaria e sociosanitaria. Solo così si vincono le sfide».

E la sfida principale, anzi «l’imperativo», a suo dire è sicuramente «far ripartire i servizi sospesi per la pandemia. Il Covid ha avuto un impatto devastante. Dobbiamo ingranare la sesta per ricostruire la capacità di erogare i servizi per i cittadini. E dobbiamo cominciare a lavorare adesso, pensando che a settembre la situazione si sarà normalizzata».

Punti di forza e necessità

Impossibile, in pochi giorni, avere un quadro esaustivo di criticità e punti di forza. Il nuovo direttore sanitario, avendo già incontrato diversi medici, può però affermare che «tra le potenzialità rientrano i professionisti. Sono andato a conoscerli nel loro ambiente di lavoro e ho visto una grande voglia di ripartire. Certo, occorrono strumenti e mezzi: c’è un problema di reclutamento che riguarda l’intero paese. Continuiamo a cercare i professionisti, creando un ambiente lavorativo stimolante».

A questo proposito, di recente si sono tenuti i concorsi per tecnici di radiologia e tecnici di laboratorio e a giugno inizieranno l’attività dei nuovi rianimatori.

Il direttore generale Eugenio Porfidio fa anche sapere che «è stato costituito un tavolo integrato tra pronto soccorso e area medica che lavorerà alla creazione del settore di medicina degenza breve. Sarà un’occasione di crescita professionale importante per i giovani, che potranno seguire il percorso completo del paziente, mentre gli specialisti potranno gradualmente tornare a concentrarsi sulle loro attività».

«Bene l’ospedale unico»

A proposito del previsto ospedale unico Busto-Gallarate, Arici parla di una «progettualità che condivido».
«Si tratta di una soluzione che riduce gli effetti della frammentazione attuale, che è anche più onerosa – osserva –. Penso al caso di Bergamo e alla riprogettazione del Papa Giovanni, che è stata una scelta indovinata. Il nostro paese ha investito poco nell’ammodernamento dell’edilizia sanitaria. La Lombardia ha fatto qualcosa in più, ed è una scelta vincente. La medicina del 2021 non è più quella di quando ho iniziato a lavorare nel 1980».

Il ringraziamento per la dottoressa Giuliani

A dare il benvenuto ad Arici c’erano il dg Porfido, il direttore sociosanitario Marino Dell’Acqua e il direttore amministrativo Marco Passaretta.

Porfido ha rivolto un pensiero all’ex direttore sanitario Paola Giuliani: «La ringrazio per il lavoro svolto e le faccio gli auguri per il nuovo impegno professionale presso una realtà prestigiosa come il Cto Pini».

Riccardo Canetta

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