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In Breve

| 16 maggio 2021, 21:14

Dalla terra spunta la Rosa di Bernal. Ma nel ciclismo anche i secondi come Ciccone sono primi

Il colombiano della Ineos regala un capolavoro vincendo in solitaria sullo sterrato e vestendo la maglia del primato: il padrone del Tour 2019 vuole diventarlo anche del Giro

Egan Arley Bernal Gómez, 24 anni di Bogotà, Colombia, pianta una Rosa nello sterrato della nona tappa del Giro

Egan Arley Bernal Gómez, 24 anni di Bogotà, Colombia, pianta una Rosa nello sterrato della nona tappa del Giro

C'era grande attesa per la Castel di Sangro-Campo Felice, il primo vero grande appuntamento per trovare sul pezzo i pretendenti alla vittoria finale del Giro d'Italia (clicca QUI per il video commento del ds Eolo-Kometa). E l'attesa non è stata vana: Egan Bernal risponde presente e regala un capolavoro agli appassionati di ciclismo andando a vincere in solitaria sullo sterrato finale, una perla che nobilita la corsa rosa e che proprio di rosa veste il colombiano della Ineos. È la prova definitiva che conferma, qualora ce ne fosse stato bisogno, che il padrone del Tour 2019 vuole diventarlo anche del Giro.

Dietro di lui un grande, grandissimo Ciccone, piazzatosi a 7" dal vincitore assieme a Vlasov, terzo, e davanti a Evenepoel, quarto a 10". Uno show che chiude una frazione iniziata con diversi tentativi di fuga troncati suo nascere dal gruppo e da una terribile caduta (per fortuna senza conseguenze) che costringe al ritiro di Mohoric: sia lodato il casco del corridore sloveno, oltre alla buona sorte.

A 80 km dall'arrivo ecco la "class action" che sorprende il gruppone: 17 corridori, gran merito va a Bouchard (nuova maglia azzurra), che via via si esauriscono fino ad arrivare alla strana coppia Bouchard-Carr. Il francese tenta poi il colpaccio, ma senza fare i conti con Bouwman e soprattutto con la Ineos trainata da un Moscon gigantesco che di fatto mette Bernal sulla strada del successo. Il resto lo fa il talento della Colombia, che taglia il traguardo davanti ai già citati Ciccone e Vlasov, poi Evenepoel e Daniel Martin a 10"; Caruso, Bardet, Soler, Formolo, Yates, Buchmann e Carthy a 12". Attila Valter si sfila la maglia rosa cedendo 49" al nuovo leader che adesso domina la classifica generale con 15" di vantaggio su Evenepoel.

Domani decima tappa, L'Aquila-Foligno: 139 km ondulati nella prima parte, a seguire un arrivo totalmente in pianura. L'ideale per tirare il fiato dopo le fatiche odierne.

Roberto Vassallo

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