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In Breve

| 25 giugno 2021, 07:15

«Noi gestori delle discoteche trattati come figli di un dio minore»

La protesta di Maurizio Pasca, presidente del Silb-Fipe, l'associazione di categoria dei gestori dei locali da ballo che continuano a essere chiusi: «Siamo gli unici ad aver ricevuto questo trattamento speciale, con mancanza di sostegni, aiuti economici e di prospettive»

«Noi gestori delle discoteche trattati come figli di un dio minore»

Discoteche e sale da ballo ancora chiuse e la protesta dei gestori continua a farsi sentire; i titolari lanciano un ultimo appello al Governo, «fateci aprire o sarete responsabili della distruzione di un intero settore»

«L’unica categoria che ha ricevuto questo trattamento "speciale" con mancanza di attenzione, di sostegni, di aiuti economici, di prospettive di ripartenza certe sono state le discoteche - attacca in una nota Maurizio Pasca, presidente dell'associazione di categoria Silb-Fipe - ciononostante abbiamo dato prova di essere una categoria imprenditoriale che rispetta le leggi, aperta al dialogo con le istituzioni e la politica, e che con dignità e sofferenza ha subito i vari lockdown, il secondo quello del 16 agosto 2020, senza alcun preavviso e con ingentissimi danni (contratti sottoscritti e anticipi da pagare)».

«Abbiamo lavorato da ottobre giorno e notte per elaborare un protocollo scientifico sottoscritto da tre professori universitari di fama nazionale ed internazionale (Antonio Locascio, Pierluigi Lopalco e Matteo Bassetti) che potesse scongiurare qualsiasi rischio con la creazione di aree Covid free nei locali. Abbiamo elaborato –continua Pasca - due ipotesi di test pilota a Milano e a Gallipoli, approvati rispettivamente dal sindaco Sala e dal presidente Emiliano e inviati il 27 maggio al ministro Speranza per la relativa approvazione senza peraltro ricevere nessun riscontro». 

«Abbiamo riscritto – continua il presidente del Silb-Fipe - il protocollo di sicurezza adattandolo al Green Pass, anche per essere modello di riferimento per altre attività. Abbiamo avuto il parere favorevole dal generale Figliuolo per vaccinare davanti ai nostri locali gratuitamente e a nostre spese ogni under 30. Abbiamo stretto i denti per tutto quest’inverno, senza intascare un solo euro, nella attesa che l’estate portasse certezze e ripresa delle attività e di condizioni migliori». 

«La gran parte della politica trasversalmente ha apprezzato le nostre iniziative, ma questo non è valso a nulla. E il pregiudizio e il disinteresse totali nei nostri confronti non hanno portato né all’ascolto, né ad un incontro ignorando la disperazione degli oltre 3mila imprenditori e dei 100mila lavoratori dipendenti che contribuiscono al divertimento nei luoghi di vacanza e nelle città. E questo mentre in altri luoghi si balla illegalmente. Facciamo – conclude Pasca -  l’ultimo appello al Governo e alla politica: fateci aprire o sarete responsabili della distruzione di un intero settore».

 

Redazione

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