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Economia | 19 luglio 2021, 14:17

Accam addio, si presenta Neutalia. «Inizia una nuova stagione»

I vertici di Agesp, Amga e Gruppo Cap hanno presentato la società che gestirà l’attuale inceneritore, con l’obiettivo di sviluppare l’economia circolare sul territorio. Subito un confronto col comitato di Borsano

La presentazione di Neutalia al teatro Lux

La presentazione di Neutalia al teatro Lux

Inizia l’era di Neutalia, la società che gestirà l’attuale inceneritore di Borsano, nata da un progetto che coinvolge Agesp, Amga e Gruppo Cap e che punta a sviluppare l’economia circolare sul territorio. La nuova realtà, presieduta da Michele Falcone, è stata presentata questa mattina al teatro Lux di Sacconago.

Le parole chiave

Il presidente Falcone ha subito riconosciuto che «Neutalia prende un testimone pesante. Rilanciamo la professionalità dei colleghi che da anni portano avanti l’impianto di Borsano».

«Siamo la prima società benefit in house in Italia – ha sottolineato –. Non siamo tenuti a fare utili, ma a garantire un beneficio al territorio che sarà vagliato oggettivamente».

Le parole chiave del suo intervento sono state «innovazione ed efficienza: Abbiamo un piano industriale, definito piano di avvio, di dodici anni. Ad aprile 2022 presenteremo il piano di sviluppo». A tal proposito, Russo ha spiegato che l’obiettivo sarà ridurre il quantitativo di rifiuti che arrivano a Borsano, precisando che «la differenziata in Italia funziona meglio in Lombardia, dove ci sono gli impianti».

Il presidente di Neutalia ha parlato anche di «legalità e trasparenza: sono un obbligo e prima ancora un dovere. Pilastri, insieme al piano di economia circolare. E non si tratta di greenwashing, visto che possiamo contare su società che sono campioni in questo campo».

Quindi il tema del dialogo: Falcone è consapevole che «dire che partiamo in salita è poco. Prenderò ceffoni, ma io, con i colleghi del cda e del management, siamo pronti a spiegare e a confrontarci anche con chi è su posizioni diverse».

Infine la ricerca: «Neutalia non è l’impianto di Borsano. Lì abbiamo la sede, ma l’ambizione è ragionare in una logica di territorio ma anche nazionale e internazionale, facendo di questo sito un luogo di ricerca».

Nei primi mesi è previsto un investimento di 8,3 milioni di euro che riguarderà generatore e turbine.

Il simbolo e il nome della società

Il primo a prendere la parola è stato Alessandro Russo, presidente e amministratore delegato del Gruppo Cap: «È stato un lavoro faticoso, ma sono orgoglioso di essere qui – ha detto –. È la dimostrazione che quando ci sono dei valori comuni, le aziende pubbliche ottengono risultati importanti».

Russo ha presentato il logo della società che dal primo agosto gestirà l’impianto di Borsano: «C’è una foglia verde che rappresenta il mondo dei rifiuti e una blu, più piccola, che rappresenta quello del ciclo idrico integrato, due realtà che possono essere in sinergia».

Per quanto riguarda il nome, c’è un riferimento alla volontà di far evolvere un impianto di incenerimento in una «logica di neutralità», diventando «sempre più amici dell’ambiente dal punto di vista delle emissioni». E poi c’è il richiamo all’Italia, con «un piano di sviluppo di grande ambizione con una visione a carattere nazionale. Dal primo agosto inizia una nuova stagione. Neutalia sarà il fiore all’occhiello del territorio».

«Sinergie e vantaggi per il territorio»

Giampiero Reguzzoni, amministratore unico di Agesp Spa, ha messo in luce «la lungimiranza di tre aziende pubbliche, che consentirà di passare da un impianto “discutibile” a una novità con una prospettiva ecologica e con il fine di garantire servizi a prezzi vantaggiosi per il cittadino, in un mercato calmierato. È una svolta importante e un motivo di orgoglio. Per Agesp è un passaggio di sviluppo e una possibilità di predisporre nuove sinergie».

Il “grazie” di Valerio Menaldi, amministratore unico del gruppo Amga Spa, è andato ai Comuni: «Hanno fatto un passo di lato, decidendo che la gestione non fosse diretta ma affidata alle società di cui sono proprietari. È un passaggio politico-istituzionale di grande importanza, così come il fatto che in questa fase la governance sia a trazione tecnica».

Menaldi ha anche fatto notare che, in un territorio spesso definito frammentato e caratterizzato da campanilismi, «attraverso queste aziende si fa integrazione e grazie all’integrazione si fa industria». Aggiungendo come i processi di acquisto relativi all’igiene ambientale riguardino un grande volume di affari con risparmi importanti: «Questo progetto non mira semplicemente al salvataggio di Accam».

L’intervento del comitato

In sala era presente anche Adriano Landoni, portavoce del comitato ecologico inceneritore e ambiente di Borsano, che da anni si batte per la chiusura dell’impianto. «Siamo preoccupati per un progetto in cui è ancora presente un inceneritore per noi nato male – ha affermato –. Vengono messe delle pezze nuove su un vestito vecchio».

«Per fare qualcosa di moderno non si deve buttare giù e ripartire da zero», ha risposto Russo che, quando Landoni ha affermato che «la salute non ha prezzo», ha controreplicato: «Sono d’accordo. Gli impianti sono un pezzo della soluzione e consentono di evitare le discariche».

Il presidente di Cap ha aggiunto che entro l’inizio del prossimo anno verranno rimesse in funzione le turbine (e quindi l’impianto di termovalorizzazione con la produzione di energia) e che non ci saranno problemi per quanto riguarda l’accesso ai dati sulle emissioni.

Emissioni che, ha ribadito Reguzzoni, già oggi «sono nella norma». «Verrà installato un video per vedere i dati – ha concluso Falcone –. Non c’è nulla da nascondere».

Riccardo Canetta

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