Ci saranno sicuramente i legali, e molto probabilmente alcuni degli indagati: Gabriele Tadini, l’unico ancora in stato di privazione della libertà, ha fatto sapere tramite il suo avvocato Marcello Perrillo che sarà presente. E ci saranno gli avvocati che rappresentano le parti lese: questa mattina il procedimento giudiziario sulla tragedia della funivia del Mottarone che, giusto due mesi fa, il 23 maggio, costò la vita a 14 persone, imbocca un tratto di strada se non decisivo almeno molto rilevante. Un tratto di strada che si snoda in un percorso piuttosto tortuoso tra gli accertamenti tecnici, di carattere meccanico e informatico.
L'obiettivo è dare finalmente risposte alle domande rimaste ancora inevase. Una su tutte: perché la fune traente della funivia si è spezzata?
E poi tutti gli interrogativi conseguenti sulle responsabilità, i silenzi, le omissioni. La prima udienza in camera di consiglio avrà un carattere eminentemente tecnico: all'avvio dell'incidente probatorio, le parti dovranno nominare i propri consulenti esperti.
Oltre al gip Elena Ceriotti, nomineranno tecnici la procura di Verbania, le 12 persone fisiche e le due società indagate. E ugualmente gli avvocati che rappresentano le parti offese. Sarà la prima volta che accusati e accusatori si troveranno tutti insieme in un'aula, che per forza di cose il Tribunale ha dovuto cercare al di fuori del palazzo di giustizia, moderno ma non abbastanza ampio.