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Varese | 06 agosto 2021, 15:27

Effetto Green Pass, code e attese per pranzare al ristorante: «Così non si può lavorare»

Controllare i certificati verdi rallenta il lavoro dei ristoratori, che temono per il fine settimana. Risultato: i posti esterni, i più richiesti di questo periodo, saranno tutti riservati ai non vaccinati. «Circo il 60% è in possesso della certificazione verde»

Effetto Green Pass, code e attese per pranzare al ristorante: «Così non si può lavorare»

Il primo giorno di entrata in vigore del Green Pass non promette bene, almeno per i ristoratori del centro di Varese che hanno dovuto riorganizzare il lavoro e l’accoglienza dei clienti. Prima di far accomodare ai tavoli, il personale ha dovuto controllare la validità della certificazione vaccinale. Operazione che richiede diversi minuti e che ha generato fuori dai locali lunghe code e attese.

«Ci siamo organizzati come meglio potevano – spiega Antonello da "La Piedigrotta" - Ci sono due file, una dedicata a chi ha effettuato la prenotazione e una a chi non ce l'ha. Il ragazzi all’accoglienza controllano i Green Pass e poi, secondo le disponibilità, facciamo accomodare le persone all’interno o all’esterno del locale. E’ il primo giorno e quindi è tutto una prova, certo è che così il lavoro si complica per noi, che siamo chiamati a fare anche i controllori. Per ora abbiamo potuto constatare che un 60% dei clienti era in possesso del certificato».

Altri ristoranti della zona pedonale invece non hanno voluto/potuto organizzarsi diversamente e hanno deciso di non far accomodare nessuno all’interno, proprio per evitare problemi. «Abbiamo rinunciato a parte della clientela, ma solo per oggi e per vedere come andava - dicono da La Bella Napoli - La maggior parte delle persone che abbiamo accolto non ha ancora il Green Pass e quindi è andata bene così. Quello che ci preoccupa però è la gestione del fine settimana e il pensiero va anche ai colleghi che non hanno un dehor in cui far accomodare i clienti».

Dovendo necessariamente distinguere i clienti, i ristoratori hanno comunque deciso di togliere la possibilità di far scegliere ai clienti dove accomodarsi: i posti all’esterno, quelli più gettonati di questo periodo, saranno solo per chi non ha il certificato. Chi invece è in regola con le vaccinazioni mangerà all’interno.

Una scelta dovuta e un’ulteriore complicazione al lavoro dei ristoratori, che da soli hanno dovuto sobbarcarsi l’onere dei controlli. Nessun controllo da parte della polizia locale è stato, per ora, effettuato nella pausa pranzo.

Valentina Fumagalli

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