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Attualità | 15 agosto 2021, 09:58

Terremoto ad Haiti con almeno 300 morti. Suor Marcella Catozza: «Stiamo bene, bimbi spaventati. C'è bisogno di aiuto»

La religiosa: «Sono scoppiati pavimenti ed è crollato in parte il muro, ma siamo sani e salvi. Chi ha perso tutto a Jeremie verrà da noi»

Suor Marcella Catozza con i bambini ad Haiti in una foto di archivio

Suor Marcella Catozza con i bambini ad Haiti in una foto di archivio

Ancora terremoto e disperazione ad Haiti, ma nel buio almeno una luce: suor Marcella Catozza e i bambini stanno bene, solo tanto spavento e alcuni danni alle strutture. Lo conferma la stessa religiosa di Busto Arsizio, che ora attende però la gente da Jeremie, con tutte le sue necessità e il suo dolore. 

Il terremoto di magnitudo 7.2 che ha colpito ieri Haiti ha provocato più di 300 morti, spiegano le agenzie. La maggior parte delle vittime sono state registrate nelle aree meridionali e occidentali. Ma ci sono anche centinaia di dispersi e 1.800 feriti, quindi il bilancio è provvisorio: la Protezione civile di Haiti si attende una crescita del numero dei morti.

Suor Marcella racconta: «Stiamo bene: i bambini tanta paura ma sono tutti sani e salvi. Diversi danni: sono scoppiati alcuni pavimenti e sono caduto alcune parti del muro di cinta».

Si provvederà a sistemare alla Kay Pè Giuss, casa di accoglienza che opera in una delle grandi baraccopoli della capitale Haitiana, ma la preoccupazione riguarda la sorte della gente di Jeremie. «Adesso servono aiuti economici per ricostruire quello che è caduto - sottolinea la religiosa - Inoltre nella baraccopoli la gente viene tutta da Jeremie quindi nei prossimi giorni si dovrà vedere cosa succederà magari chi ha perso tutto  verrà dai parenti nella nostra baraccopoli».

Suor Marcella lo scorso giugno era stata ad Assisi per la XIX edizione “Con il Cuore, nel nome di Francesco d’Assisi” promosso dai Frati Francescani del Sacro Convento e trasmesso da Rai1. Lì aveva raccontato  Casa Lelia in Cannara nei pressi della città umbra, dove i ragazzi più grandi della Kay Pè Giuss avevano vissuto per quasi due anni la grande avventura di studio nel nostro paese. Aveva lanciato anche un appello alle istituzioni competenti perché potessero tornare a farlo.

Ora l'appello è a non lasciare da sola Haiti, che già era stata colpita dal terremoto ne 2010. Proprio allora la mobilitazione di suor Marcella aveva indotto anche a sostenere la realizzazione di oltre 120 casette, non toccate dal terremoto che aveva l'epicentro più distante. Nel file allegato troverete come aiutare suor Marcella attraverso la Fondazione Via Lattea (CLICCATE QUI).

Marilena Lualdi

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