Il presidente della Regione Attilio Fontana ha presieduto a Palazzo Lombardia l'incontro sulle strategie di sviluppo dell'area di Malpensa tra Regione, Sea, amministrazioni ed enti del territorio.
Problemi e chance
«Per affrontare - ha detto il governatore - i problemi e le opportunità più rilevanti e cercare una soluzione condivisa». Lo spunto è la presentazione del Masterplan 2035 dell'aeroporto intercontinentale che dovrà essere presentato entro la metà di ottobre ed essere approvato dal ministero della Transizione ecologica (Mite). Erano presenti gli assessori regionali all'Ambiente e Clima, Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile e al Territorio e Protezione civile.
«Grazie per la vostra importante presenza - ha aggiunto il presidente - che documenta il significato del lavoro che si sta svolgendo e prosegue quanto ci siamo detti nell'ultimo appuntamento». L'incontro segue in effetti gli appuntamenti svoltisi a maggio e a giugno che hanno individuato, ha ricordato l'assessore all'Ambiente, quattro principali tematiche: sviluppo green, infrastrutture, programmazione territoriale e ricadute economiche.
A Palazzo Lombardia c'erano i sindaci del Consorzio urbanistico volontario (Cuv): Arsago Seprio, Cardano al Campo, Casorate Sempione, Ferno, Golasecca, Lonate Pozzolo, Samarate, Somma Lombardo (presiede di turno) e Vizzola Ticino; il consigliere delegato e il responsabile territorio della provincia di Varese, il presidente e il direttore del Parco del Ticino. Per Sea spa erano presenti: il chief executive officer Armando Brunini ceo, il chief operating officer Alessandro Fidato che hanno annunciato il completamento la scorsa settimana dell'atteso studio sul traffico, «da condividere con Regione e territorio, legato alla viabilità attorno all'aeroporto, a nodi, svincoli e arterie» e un altro studio di valorizzazione delle disponibilità immobiliari dell'area, per il quale stanno selezionando gli operatori.
La sostenibilità al centro
I temi della sostenibilità ambientale e le sue ricadute sono stati al centro dei lavori. Lo sviluppo del Cargo a Malpensa è molto forte. Condivise due idee proiettate al futuro: l'uso entro il 2035 di aerei a idrogeno per i quali c'è bisogno di infrastrutture a terra: «Tutta l'area potrebbe quindi candidarsi a diventare una hydrogen valley e potremmo essere tra i primi aeroporti hydrogen ready; su questo partiremo presto con un progetto pilota». E anche il lancio di una Sea Academy, dove effettuare ricerca e formazione da portare sul territorio, «per fare incontrare domanda e offerta di lavoro».
L'assessore all'Ambiente e Clima ha fatto la sintesi dell'incontro suggerendo l'agenda dei prossimi incontri. Prima verrà esaminato lo studio sul traffico, che contiene le ipotesi di potenziamento delle infrastrutture; quindi quello sulle ricadute economiche tra Regione, Provincia, Cuv e Sea: «Abbiamo registrato l'opportunità di Sea di accogliere funzioni qualificanti attorno all'aeroporto, che si incontra col lavoro della Provincia per la zonizzazione delle aree; Sea dovrebbe accompagnare il territorio tenendo conto delle volontà e delle disponibilità del territorio».
Terzo argomento il rumore: «Per arrivare alla zonizzazione acustica del territorio; un punto qualificante: è necessario - ha detto l'assessore all'Ambiente - chiudere la partita o resteremo in una condizione sospesa».
Quarto tema la mitigazione e le compensazioni ambientali, sui quali Regione attende le integrazioni del Masterplan di ottobre. «Come assessorato - ha concluso l'assessore al Clima - ci facciamo carico di coinvolgere Provincia e Parco per esaminare se i miglioramenti soddisfano o se vanno ulteriormente integrati».
«L'incontro - ha concluso l'assessore al Territorio e Protezione civile - è stato utile anche per sottolineare l'importante accordo territoriale sulle aree delocalizzate, che si sta raggiungendo anche grazie alla regia di Regione e che a breve sarà approvato dalla Provincia di Varese e dai Comuni. Un accordo che prevede un'ipotesi di trasformazione territoriale concertata a tre e l'applicazione della perequazione territoriale. Si tratta di un esempio unico nel panorama regionale che potrà essere utile anche per le future rigenerazioni urbane sul territorio nazionale e regionale».