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Busto Arsizio | 25 settembre 2021, 20:13

L’ex ministro 5 Stelle Toninelli: «Dopo trent’anni di centrodestra, a Busto serve un cambiamento»

Il senatore ha fatto tappa al gazebo del movimento, insieme al consigliere regionale Roberto Cenci, rivendicando la bontà del provvedimento del Superbonus 110 per cento. Nel programma «progetti di lungo termine che guardano al futuro»

L’ex ministro 5 Stelle Toninelli: «Dopo trent’anni di centrodestra, a Busto serve un cambiamento»

«Dopo trent’anni di centrodestra è necessario un cambiamento».
Lo dice il senatore ed ex ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli, che sabato pomeriggio ha incontrato candidati al Consiglio comunale e militanti del Movimento 5 Stelle di Busto Arsizio.

Prima di raggiungere il gazebo in via Milano insieme al consigliere regionale Roberto Cenci, Toninelli si è recato davanti al grattacielo di piazza San Michele dove, ha detto, «è in corso una ristrutturazione accelerata dalla norma del Superbonus 110 per cento. Alla base della ripresa economica c’è anche questo, ed è merito del Movimento 5 Stelle e del governo Conte 2».

«Un bellissimo risultato per la città di Busto – ha osservato Luigi Genoni, capogruppo consiliare uscente – da replicare ad esempio in un quartiere come Sant’Anna, dove ci sono 600 appartamenti da mettere in efficienza».

Toninelli ha ovviamente supportato la coalizione che sostiene il candidato sindaco Maurizio Maggioni: «Se vinceremo non ci sarà una cementificazione senza pianificazione. Con Superbonus 110 per cento e comunità energetiche può cambiare la città, all’insegna della sostenibilità ambientale e della transizione ecologica».
L’ex ministro ha affermato che «dopo trent’anni di centrodestra c’è bisogno di un cambiamento a vantaggio della comunità».

«Nel nostro programma pensiamo al futuro – ha evidenziato la consigliera comunale uscente e, come Genoni, ricandidata, Claudia Cerini –. Pensiamo a progetti di lungo termine. Parlare di teleriscaldamento collegato all’inceneritore è un’idea di trent’anni fa. Vogliamo una città più verde e prevediamo un fondo economico per le piccole e medie imprese e i cittadini in difficoltà».

Genoni e Cerini hanno elencato alcuni punti chiave, partendo dalla legalità e citando gli arresti del caso Mensa dei poveri. Ma anche «trasparenza, partecipazione, trasporti efficienti, piste ciclabili collegate fra loro, sicurezza».

Tra i punti fermi c’è il “no” all’inceneritore. Cenci, bocciando anche l’ipotesi-nucleare «dannosissima per le generazioni future», ha spiegato che «in Lombardia ci sono 13 termovalorizzatori. Vengono bruciati rifiuti che andrebbero recuperati, con la produzione di un'importante quantità di ceneri che vanno in discarica. Non è possibile andare avanti così».

Il gazebo dei 5 Stelle era casualmente posizionato vicino a quello della Lega. Nostalgia del governo giallo-verde? Non sembrerebbe, visto che Toninelli non ha voluto posare per una foto con la leghista Giusy Basalari, anche per evitare possibili strumentalizzazioni, visto che quest’ultima indossava una maglietta con il logo del partito (e l’elenco di tutti i candidati della lista).

R.C.

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