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In Breve

| 19 ottobre 2021, 07:00

«La musica non si vuole più fermare»

A #Backstage Alberto Tovaglieri, presidente dei Mandolinisti Bustesi, racconta la storia ultracentenaria dell'orchestra, ma anche il futuro che passa dalla formazione. Quella grande prova digitale per battere la pandemia: «Abbiamo scelto la melodia immortale di Mascagni, che ci faceva respirare la rinascita»

Alberto Tovaglieri a #Backstage

Alberto Tovaglieri a #Backstage

«Siamo ripartiti, non vogliamo più fermarci». Quella di Alberto Tovaglieri è l'esclamazione dei Mandolinisti Bustesi, ma di tutta la musica, che risuona a #Backstage.

Profeti in patria e anche fuori (come in Serbia, memorabile la trasferta d'amicizia di più di due anni fa), i Mandolinisti sono un riferimento più che secolare a Busto. Una musica, la loro che fa parte di un pezzo di storia dell'Italia: professionisti o persone che hanno un altro lavoro, ma dedicano tempo ed energie allo studio e alle esibizioni.  La serietà, il rigore, la disciplina sono ingredienti fondamentali trasmessi da figure chiave come quella del maestro Renzo Pistoletti.

«Intorno agli anni Cinquanta - ricorda il presidente Tovaglieri - eravamo anche sui 60-65. Ci sono orchestre italiane che sono arrivate a un centinaio di persone». I Mandolinisti Bustesi però sono sopravvissuti nel tempo, sono cresciuti con nuove proposte e hanno stabilito importanti reti. «Siamo diventati ormai un'associazione culturale - rileva - che organizza manifestazioni e un calendario, da dieci anni almeno a Busto Arsizio». E si chiamano i giovani per iniziare questo percorso: «Abbiamo una piccola scuola, tra l'altro gratuita. Siamo concentrati sui ragazzi».

Il momento più buio, che sembrava non finire mai, la pandemia: «Per qualche settimana abbiamo pensato, dobbiamo resistere. Poi cresceva la paura di perdere qualcosa definitivamente». Una reazione, decisa, a maggio 2020. Oltre agli strumenti musicali, quelli digitali: chi il cellulare, chi il computer. Risultato si è registrata insieme una melodia immortale di Mascagni, l'intermezzo della Cavalleria Rusticana. «Ci faceva respirare la rinascita» dice Tovaglieri.

E rinascita è stata. Prima con le prove, poi con i concerti alle prese con le iniziali, durissime restrizioni. Un nuovo stop a ottobre 2020, e poi Natale il momento ancora più buio. Tuttavia non ci si è arresi e si sono superate le difficoltà: la "squadra" si è rafforzata e ora continua a raffica con i concerti, anche in un periodo meno sfruttato di solito, come quello estivo, «da giugno a ottobre con l'amministrazione comunale bustese e B. A. Cultura Estate». Il prossimo evento?

«Lo stiamo organizzando - assicura Tovaglieri - perché non vogliamo più fermarci». La sua voce vibra di una certezza che sprona i Mandolinisti Bustesi e tutta la musica.

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Marilena Lualdi

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