C'è una gara buona in corso a Busto Arsizio: una gara che viene da lontano e dove tutti vincono, perché hanno a cuore un dono della natura che è anche tradizione. Si tratta della gara del cotone.
I bustocchi in prima linea nel preservare ciò che ci hanno tramandato la storia e la laboriosità di Busto Arsizio, hanno cominciato così da alcuni anni a far circolare i semi del cotone. O meglio ad affidarli, di famiglia in famiglia affinché possano diffondersi. Eco dei tempi in cui i contadini tessitori facevano fiorire la città, patto silenzioso di gratitudine.
Luigi Giavini ce l'ha raccontato nei giorni scorsi (LEGGI QUI). Ora Antonio Tosi, ovvero ul Pedèla (nonché colui che indossa i panni del Tarlisu e ne trasmette l'anima) ci invia questa foto e questa riflessione:
«Il cutón dul Pedèla - come recita un antico adagio: ul cutón l’é òu, ul filá l’é argéntu, ul tessü al var nagùta.
Saluti a tutti, assa da Pedèla»