Busto Arsizio - 12 novembre 2021, 06:50

Insieme come quasi non si ricordava più: Busto ha vissuto la sua riscossa con la tradizione

Al "Dì di Bruscitti" la gioia di ritrovarsi è stata la grande protagonista accanto al piatto a MalpensaFiere

Insieme come quasi non si ricordava più: Busto ha vissuto la sua riscossa con la tradizione

Sembra non essere cambiato niente, invece qualcosa di diverso si percepisce. Non sono le mascherine prima della cena. Non è solo la location, MalpensaFiere, che tutti hanno avuto modo di vedere o vivere come sede delle vaccinazioni: giovedì sera il centro accoglie i 300 cittadini, tra cui i vertici dell'amministrazione cittadina, e fa sentire la potenza del desiderio di stare insieme per un piatto e il suo significato con il Magistero dei Bruscitti di Busto Grande (LEGGI QUI). Questa è la differenza.

Ul "Dì di Bruscitti", il giorno dei bruscitti, quello che si celebra il secondo giovedì di novembre. Accanto al Maestro Edoardo Toia, c'è il suo consiglio, con il suo predecessore Antonio Colombo. A dare il benvenuto, puntuali anche gli alpini che vegliano: il loro misurare la temperatura è quasi un filo conduttore tra le due esistenze del polo fieristico. 

«Lo spirito e la voglia di mantenere le nostre tradizioni vive e tramandarle alle nuove generazioni non è mai scemato» affermerà nel corso della serata il presidente della Federazione italiana circoli enogastronomici Marco Porzio, invitato a parlare da Toia. Il Maestro ha provato il piatto preparato da Crespi Catering e dallo chef Gino Valenti: cenno di assenso e si parte. Il rito è compiuto.

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C'è qualcosa che incute rispetto nell'aria e lo ribadisce Antonio Tosi, ul Pedèla: Magistero vuol dire che c'è un insegnamento autorevole, lui lo rafforza anche leggendo i maestri, come Ginetto Grilli e "Anteo", il professor Bruno Grampa.

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Sono i bustocchi, «genti laburiusa e intelligenti», scriveva Angelo Bottigelli: così rammentano i versi che accompagnano la versione dolce del piatto con la pasticceria Campi. Questa sera, quei bustocchi hanno lasciato il loro lavoro per il piacere di restare insieme a gustare, brindare, conversare, scherzare. Il piacere di fare del bene, perché anche questo è nelle loro corde e il Magistero non si è tirato indietro, ricorda Edoardo Toia. Bruno Ceccuzzi guida il momento di gioco, caccia al libro e all'altro materiale che scandiscono la storia del Magistero.

È tutto così normale, è tutto così nuovo. Ma soprattutto è vero: tutti insieme, come in fondo non ci ricordavamo quasi più. La tradizione: da qui partono la riscossa e la forza che la alimenta.

Redazione

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