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Varese | 01 dicembre 2021, 12:53

Le vittime di violenza hanno una nuova casa a Varese, al Del Ponte apre la "Casa della nutrice"

Presentato oggi il centro per l'assistenza e la protezione delle vittime di violenza di genere e domestica. Un luogo, una rete, che concentra in una stessa struttura protetta l'intervento di tutte le Istituzioni interessate da un fatto di violenza: maltrattamenti contro familiari e conviventi, violenza sessuale, atti persecutori, bullismo

Le vittime di violenza hanno una nuova casa a Varese, al Del Ponte apre la "Casa della nutrice"

Un centro di servizi multidisciplinare, che concentra in una stessa struttura protetta l'intervento di tutte le Istituzioni interessate da un fatto di violenza: maltrattamenti contro familiari e conviventi, violenza sessuale, atti persecutori, bullismo. E’ stata presentata questa mattina la "Casa della nutrice", il nuovo centro per l'assistenza e la protezione delle vittime di violenza di genere e domestica operativo da lunedì a sabato dalle ore 8.30 alle ore 13.30 di fronte alla porta di ingresso dell'Ospedale Filippo Del Ponte di Varese.

Un progetto «innovativo», lo ha definito la procuratrice Daniela Borgonovo, «che nasce dalla consapevolezza che è compito delle istituzioni arginare il fenomeno, che nessun percorso può essere iniziato senza una rete di assistenza e protezione e che non può finire senza un procedimento penale che fermi le violenze». Il progetto è quindi nato dalla collaborazione tra la Procura della Repubblica di Varese e l'ASST dei Sette Laghi con il coinvolgimento del Comune di Varese, della Questura, del Comando Provinciale dei Carabinieri, dell'Università dell'Insubria e dell'Ordine degli Avvocati di Varese, con l'adesione della Fondazione Felicita Morandi e dei Centri Antiviolenza del circondario di Varese riconosciuti da Regione Lombardia.

Alla “Casa della nutrice” la vittima potrà denunciare la violenza e trovare, grazie al lavoro di personale specialistico, una soluzione adeguata e coordinata per tutte le sue esigenze: ascolto e mediazione culturale, sostegno psicologico e assistenza medica, consulenza legale, assistenza durante le indagini, eventuale sistemazione in case protette,

Il suo funzionamento è regolato da un protocollo che questa mattina è stato firmato nell’Auala Magna dell’Università dell’Insubria da tutti gli attori coinvolti: Il dottor Gianni Bonelli direttore generale di Asst Sette Laghi, la dottoressa Daniela Borgonovo procuratore della Repubblica di Varese, il sindaco Davide Galimberti, il Questore Michele Morelli, il colonnello Gianluca Piasentin comandante provinciale dei Carabinieri di Varese, l’avvocato Elisabetta Brusa presidente del consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Varese e dal rettore Angelo Tagliabue.

A tenere a battesimo la nuova struttura anche il prefetto di Varese Dario Caputo, l'eurodeputata Isabella Tovaglieri, il capo rappresentenza a Milano della Commissione europea Massimo Gaudina, la vice presidente de consiglio regionale Francesca Biranza, il consigliere regionale Emanuele Monti e l'assessore alle Pari opportunità del Comune di Varese Rossella Dimaggio.

Valentina Fumagalli

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