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Busto Arsizio | 15 dicembre 2021, 20:15

Sanità, a Busto niente commissione o consulta. Ci sarà un tavolo tecnico: «Più pratico»

Di salute e ospedale unico si discuterà nella commissione consiliare già esistente, non in nuovi organismi ufficiali ad hoc richiesti dalla minoranza. Il sindaco Antonelli, che venerdì sarà in Regione, ha però convocato un nuovo tavolo con i tecnici: «Vogliamo fare qualcosa che porti frutti, non c’è tempo da perdere»

Sanità, a Busto niente commissione o consulta. Ci sarà un tavolo tecnico: «Più pratico»

La salute: tema fondamentale per la vita dei cittadini e più che mai al centro del dibattito politico, con la recente approvazione della riforma sanitaria lombarda e la vivace discussione sull’ospedale unico/nuovo di Busto Arsizio e Gallarate.

Questa sera, per volontà dell’opposizione, in commissione a Busto si è discusso della possibilità di istituire una commissione ad hoc sulla Sanità territoriale – riproponendo l’ente presente anche nella scorsa consiliatura e dedicato in particolare all’ospedale unico – e una consulta sullo stesso argomento.

Non si faranno né l’una né l’altra: il sindaco Emanuele Antonelli ha infatti deciso di istituire un tavolo che coinvolga, oltre ai politici, anche i tecnici, dai primari ai medici di base. Una soluzione «pratica, perché non abbiamo un minuto da perdere», ha detto il primo cittadino che, venerdì, sarà in Regione insieme al collega di Gallarate Andrea Cassani proprio per occuparsi di sanità.

Le proposte della minoranza

La minoranza ha chiesto di tornare a istituire una commissione consiliare denominata sanità territoriale. Lo ha fatto tramite una proposta sottoscritta da tutti i capigruppo di opposizione: Gigi Farioli (Popolo, Riforme e Libertà), Maurizio Maggioni (Partito Democratico), Santo Cascio (Progetto in Comune) e Gianluca Castiglioni (Busto al Centro).

Farioli ha sottolineato «l’assoluta necessità e urgenza» di quest’organo «formale», che si potrà avvalere «della collaborazione di esperti», interfacciandosi anche «con i Comuni limitrofi, e non soltanto con Gallarate».

In riferimento alla scelta del sindaco di dare vita a un tavolo tecnico, Maggioni ha insistito sul fatto che «la commissione è l’unico strumento ufficiale del Consiglio comunale. Non basta una lettera per istituire un organismo ufficiale».

Alla questa, Castiglioni, tramite un’altra proposta di delibera, ha chiesto di affiancare una consulta, al fine di favorire «la più ampia partecipazione dei cittadini all’amministrazione della cosa pubblica». Precisando che l’intento è quello di coinvolgere in particolare le «associazioni che validamente si occupano di sanità in città».

«No ai doppioni»

L’amministrazione ha però scelto di puntare su un tavolo tecnico consultivo a cui siederanno, oltre alle parti politiche, anche i tecnici (primari dell’ospedale di Busto, medici di medicina generale, rappresentanti di Ats Insubria e di Asst Valle Olona) e, quando necessario, il presidente della commissione Sanità regionale Emanuele Monti.

Anche perché, ha fatto notare l’assessore a servizi sociali e salute Paola Reguzzoni, «una commissione ufficiale c’è già, ed è la numero 5». Vale a dire “l’assemblea” che ha affrontato questa sera la materia. «Una commissione ulteriore sarebbe un doppione, con perdite di tempo e incisività, e sarebbe un organismo politico». L’esponente di giunta ha anche evidenziato la scarsa incisività dell'organismo istituiti durante la precedente amministrazione: «Che cosa ha prodotto?».

Di fronte alle perplessità della minoranza, il sindaco Antonelli si è detto «basito»: «Noi vogliamo fare qualcosa di pratico, che porti frutti – ha osservato –. I cittadini ci hanno votato per quello. Non c’è un minuto da perdere né nulla da nascondere», ha replicato a Cascio, che aveva indicato come rappresentante il consigliere regionale del Pd Samuele Astuti. Proposta bocciata: «Cosa c’entra con Busto?», ha detto il primo cittadino. Spiegando che venerdì sarà col collega Cassani in Regione per parlare di ospedale e sanità.

Martedì prossimo, riferirà il contenuto dell’incontro nella prima riunione del tavolo tecnico. Riunione che non sarà pubblica, a differenza della commissione consiliare 5 che continuerà a occuparsi di sanità.

Il presidente Matteo Sabba, che in passato non ha nascosto le perplessità sull’ospedale unico, ha assicurato che «non mancherò di convocarla ogni volta che sarà necessario».
Ma la commissione ad hoc e la consulta – è l’esito del voto di questa sera in attesa di quello definitivo del Consiglio comunale di lunedì – non si faranno.

Riccardo Canetta

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