Ieri... oggi, è già domani | 20 dicembre 2021, 06:00

Bussa il... Natale

Che c'è! Esiste, a cui non ci si può sottrarre. Riguarda la paura del contagio. E qui non voglio andare oltre, nel commentare.

Bussa il... Natale

Natale coi pensieri esili, delicati, quasi sottili. Ce la mettono tutta, gli "esperti" per alleggerire il problema. Che c'è! Esiste, a cui non ci si può sottrarre. Riguarda la paura del contagio. E qui non voglio andare oltre, nel commentare. Le voci che si espandono a dismisura, passano da un giudizio accondiscendente a una lode sperticata dell'Italia "prima in Europa" nell'aver saputo "affrontare la crisi pandemica" nel migliore dei modi.

C'è un risvolto economico nella vicenda. Passa dal costo dei vaccini alla tenuta delle Aziende in merito alla fase produttiva. Ci sono pure le crisi aziendali a produrre disagio fra i Cittadini. E il Governo deve salvaguardare i più deboli rispetto agli agiati... anche se, le versioni sono di una distanza abissale. Critiche a non finire. Lodi poche e sono dall'Estero.

I discorsi Politici, non mi garbano. E neppure gli "strilli" che si susseguono e si perpetuano in ogni trasmissione TV. Non un discorso pacato. Non una presa di posizione precisa. Non ciò che si aspetta il Cittadino medio: il dialogo. Che deve risolvere il problema e non acuirlo.

Dopo quanto esposto, tuffiamoci nel Natale. Ciò che deve avere il sopravvento sulle "sciagure umane" (Foscolo), deve parlare di serenità. Mettere tutti d'accordo è impossibile, ma plausibile. Ci vuole buona volontà. Che non si ottiene urlando o con le prove di forza.

Pensavate mi fossi dimenticato del Giusepèn? Falso... falso! Giusepèn dice la sua, a proposito.

E lo fa con due espressioni "in auge" ai tempi suoi: "uegia panòa" e "lifrocu".

La prima si riferisce a chi non vuole ascoltare ed è renitente a qualsiasi azione e pone ogni remora pur di trionfare coi propri concetti. Come dire....udire non è ascoltare. Occorre offrire al dialogo, un supporto di coerenza. Il "lifrocu" è un irresponsabile... uno che fa spallucce su tutto; un facilone a cui non fa distinzione... il diavolo e l'acqua santa.

Natale deve portare almeno un pizzico di raziocinio. Farsi del male è osceno e mai auspicabile. Le controversie vanno risolte. Non perpetuate, trascurando i problemi reali. Si parla già del prossimo Presidente della Repubblica. Al no di Mattarella per un "settennato-bis" fa seguito la probabile candidatura di Draghi e a un "accenno" a Berlusconi protetto dalla Destra.

Meno male (parole di Giuseppino, già "tradotte" dal Dialetto Bustocco all'italiano) che l'inglese "The Economist" ha elogiato il nostro Capo del Governo, adducendo risultati di pregio alla sua azione... aggiungendo che "se Draghi dovesse cambiare poltrona, la sua opera naufragherebbe".  Chi lo dice, poi, al Popolo, che Draghi Presidente della Repubblica ha fatto naufragare l'azione di Draghi Presidente del Consiglio?

Il monito dovrebbe sconsigliare questo... passaggio di "poltrona" e di carica - poi c'è l'altro nome (Berlusconi), inviso per taluni e appoggiato da altri. Lascio stare (è sempre Giusepèn a parlare) il fatto che "un capo di Partito NON può essere eletto a Capo dello Stato" (dico io che è scritto da nessuna parte, ma non si può dire che il Capo dello Stato è di Destra e che il Capo della Destra ha occhi particolari per la Sinistra o che è ostile alla Sinistra). C'è poi il fatto che Berlusconi era Cavaliere della Repubblica, poi non più. Ve l'immaginate il "mondo" a dire... ma come? prima è penalizzato dalla fiducia dello Stato, poi lo qualificano espressione del mondo italiano? - Giuseppino è laconico (poco loquace, stavolta) e nel suo dire, fa accenno a uno... scrollamento del capo... non del Capo, ma... del capo, la testa. Di buono c'è che "qualcuno" (un Giornalista) ha detto. Facciamo un Natale tranquillo. Il nome (del Capo dello Stato) verrà fuori a gennaio 2022 e non prima - Buon Natale a ogni Lettore - Giusepèn ed io!

Gianluigi Marcora

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