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Busto Arsizio | 06 gennaio 2022, 15:19

Addio a Luigi Celora, con lui il sogno del museo del ciclismo diventò realtà a Busto

Aveva 94 anni: sabato l'addio a San Giuseppe. L'impegno dell'assessore allo Sport Artusa a «valorizzare il patrimonio culturale-sportivo da lui creato» e il ricordo della presidente del Consiglio comunale Rogora, che da giovane esordì con la "sua" 3 Farioli

Luigi Celora (foto della pagina Facebook Città di Busto Arsizio)

Luigi Celora (foto della pagina Facebook Città di Busto Arsizio)

Addio a Luigi Celora: un uomo che si diceva fortunato perché aveva realizzato un sogno importante, come il museo del ciclismo a Busto. Ma così ha fatto la fortuna della città e del territorio (ma non solo): non potrà infatti dimenticare mai la bellezza di questo sport e la sua storia.

Celora aveva 94 anni: i funerali verranno celebrati sabato 8 gennaio alle ore 14 nella chiesa di San Giuseppe.

Negli spazi al museo del Tessile "parlano" coppe, trofei, targhe, quadri, locandine, labari e ancora libri, opuscoli d’epoca, fotografie e maglie: donati appunto da Celora, ex dirigente dello storico gruppo 3 Farioli.

«Luigi Celora è una persona simbolo della tradizione sportiva bustocca, con le sue radici di un passato glorioso – afferma l’assessore allo Sport Maurizio Artusa –. Ci lascia oggi un grande sportivo del ciclismo che ha custodito per anni la memoria di questo sport nella nostra città, come dirigente della Gs 3 Farioli e creando il museo del ciclismo. Il museo di Luigi è un tesoro culturale inestimabile per Busto. Non si può che ringraziare per aver lasciato un luogo ove i cittadini possono cogliere il suo amore verso il ciclismo e la storia di questo sport. Sarà cura dell'amministrazione valorizzare questo patrimonio culturale-sportivo da lui creato affinché Luigi possa essere ricordato nel tempo».

La presidente del Consiglio comunale Laura Rogora, predecessora di Artusa all’assessorato allo Sport, era legata a Celora. «L’ho conosciuto fin da piccola, quando debuttati nelle giovanili della 3 Farioli di cui lui era dirigente. Già allora era un’istituzione: con lui viene meno una memoria storica del ciclismo, a livello locale e non solo».

Molti anni dopo, Rogora ha incontrato nuovamente Celora, questa volta nei panni di assessore: «Era molto felice del mio incarico. Ultimamente, nei vari incontri si commuoveva sempre ed era felice che si tornasse a parlare di ciclismo. Fino all’ultimo ricordava perfettamente la storia di questo sport e tutti i personaggi che si sono succeduti a livello locale».

Redazione

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