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Busto Arsizio | 21 gennaio 2022, 10:03

A Busto nasce il “Giardino della Riconoscenza”. Per non dimenticare

Acof propone la sua settimana della Memoria con letture, riflessioni e videoconferenze a scuola. Il 27 gennaio l’adozione di uno spazio verde nel cortile di Villa Tovaglieri. Sarà piantato un ulivo, ospiterà il ricordo dei “giusti” del nostro territorio. E Instagram diventa il “social della Memoria”

Nelle foto sopra e sotto: studenti, docenti e la presentazione del Museo Didattico Digitale, inizio di un percorso che continua con la Settimana della Memoria

Nelle foto sopra e sotto: studenti, docenti e la presentazione del Museo Didattico Digitale, inizio di un percorso che continua con la Settimana della Memoria

Una settimana intera di videoconferenze, riflessioni e approfondimenti per rinnovare l’impegno nel non dimenticare gli orrori dell’Olocausto e il pericolo che la storia possa ripetersi. Poi, la mattina 27 gennaio (Giornata della Memoria), la presa in carico di uno spazio verde pubblico in cui Acof farà sorgere un “Giardino della Riconoscenza”. Alle 9.30, una delegazione di ragazzi del Liceo Pantani di Busto Arsizio, capitanata dai vertici della scuola e dai responsabili del Dipartimento di storia e filosofia, procederà alla piantumazione di un ulivo su una grossa aiuola presente nel cortile di villa Tovaglieri, sul lato affacciato lungo via San Michele.

IMPEGNO PERENNE E SIMBOLICO

Questa inaugurazione, che farà da apertura alla serie di manifestazioni previste e patrocinate in quel giorno dall’Amministrazione comunale, vedrà dunque protagonisti i giovani, accanto agli insegnanti che li stanno guidando da tempo in un percorso di educazione civica. Il “Giardino della Riconoscenza” sarà uno spazio simbolico, preso in adozione e riportato al meritato splendore, in cui alberi ed essenze che verranno progressivamente piantumate rappresenteranno un tributo ai “giusti” della città di Busto Arsizio e del territorio circostante. Oltretutto, il Comune ha adibito villa Tovaglieri a “Casa del Novecento”, concentrandovi buona parte degli archivi storici e le sedi associative di realtà quali Anpi e Raggruppamento Partigiani “Alfredo Di Dio”. Per ACOF si tratta di un’iniziativa che segue la creazione del Museo Didattico Digitale, un laboratorio espositivo virtuale inaugurato nei mesi scorsi e nel quale gli studenti raccolgono storie del passato, spesso pescate dai ricordi di famiglia, per condividerne significati e valori. Il tutto, con la regia di un Dipartimento coordinato dalla docente Marisa Maggiolo, coadiuvata nello sviluppo di questi progetti dagli insegnanti Irene Pellegatta e Tomas Cipriani.

SETTE GIORNI DI RIFLESSIONI

Gli istituti superiori Olga Fiorini e Marco Pantani hanno deciso di celebrare non una sola giornata, bensì un’intera “Settimana della Memoria”, scandita da lezioni e conferenze trasmesse online, in modo da permetterne la massima condivisione in piena sicurezza. Si comincerà lunedì 24 gennaio con Annamaria Habermann che, su invito della professoressa Irene Pellegatta, parlerà della vicenda di suo padre Aladar, medico ungherese che a Busto Arsizio salvò tanti ebrei dagli orrori dell’Olocausto. Il giorno 25 il docente Tomas Cipriani tratterà di “Fake News e Fascismo”, mentre il 26 sarà ospite Federica Scrimieri, professoressa universitaria alla Bicocca di Milano la quale, in un momento curato da Gianluca Candiani, approfondirà la questione del “Genocidio del popolo Rom durante la Seconda Guerra Mondiale”. Giovedì 27, proiezioni di film a scuola (“Jojo Rabbit” e “La chiave di Sara”) con dibattiti curati da Chiara Pusceddu ed Eleonora Prevedello, infine un tour virtuale del “Memoriale Binario 21” di Milano. Ancora due momenti nella giornata del 28 gennaio: Irene Pellegatta parlerà de “L’urgenza della memoria nelle fonti letterarie” mentre Eleonora Prevedello illustrerà le testimonianze famigliari divenute elementi portanti del Museo Didattico Digitale. Su questo portale web, oltre che sui canali social del Liceo sportivo Marco Pantani, sarà possibile trovare i link per seguire buona parte delle videolezioni.

IL SOCIAL DELLA MEMORIA

Per concludere, proprio in questi giorni la scuola di Busto Arsizio sta sviluppando un ulteriore progetto che pesca sempre dal racconto del dramma della Shoah. E proietta l’impegno degli studenti su un canale a loro congeniale, vale a dire Instagram. Il profilo @I_lettori_della_5a (con riferimento appunto alla classe del Liceo sportivo protagonista dell’impegno) ospita una continua condivisione dei contenuti del libro “La notte” di Elie Wiesel, sviluppando così un progetto di social reading che sta ottenendo un buonissimo riscontro in rete.

Per ulteriori informazioni: www.museodidatticofiorini.it

Redazione

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