/ Busto Arsizio

Busto Arsizio | 03 febbraio 2022, 08:24

Noemi nei cuori più che mai: «Vediamo un gol di sinistro e pensiamo a te»

Il 3 febbraio 2021 la scomparsa della giovane bomber del Beata Giuliana Calcio, Noemi Brunato. Alice Cislaghi: «Il tuo è un nome a colori e come tale rimarrà in noi». Il presidente Bruno Tridico: «Veniva dalla danza, ma il suo tiro era micidiale»

Noemi Brunato

Noemi Brunato

Noemi, un nome dolce come sapeva essere la bomber del Beata Giuliana: veniva dalla delicatezza precisa della danza, anche se aveva strabiliato tutti con la potenza del suo sinistro nel calcio. Un nome che risuona più che mai, un anno dopo, nei ricordi delle sue compagne, del presidente Bruno Tridico, di chiunque abbia potuto conoscerla e apprezzarla ed è vicino alla famiglia per questa perdita immensa.

Un anno fa

Scompariva il 3 febbraio 2021, Noemi Brunato, classe 97 (nata l'11 dicembre). Aveva iniziato nel calcio a 11 a Gazzada, oltre che in quello a 7 a Beata Giuliana, era diventata poi un riferimento nella squadra bustocca: l’aveva conquistata subito dal punto di vista sportivo, quando si era presentata al primo allenamento, con uno stop al volo di sinistro. Chapeau, tutti a guardarla con ammirazione. La sua personalità, aveva fatto il resto.

Nella sofferenza, un ulteriore cruccio: in quel periodo, a causa del Covid, era tutto ancora più complesso. Lo è in parte rimasto: ad esempio, non si è ancora riusciti ad organizzare il memorial dedicato a lei. La pandemia ha reso la vita difficile alle società sportive e agli atleti, ma la squadra di Noemi oggi non c’è più anche con la complicità di un motivo lieto: le maternità.

Tuttavia, il legame tra le atlete è rimasto, anche in ricordo della bomber. Osserva Alice Cislaghi rivolgendosi a Noemi: «È passato un anno, a volte sembra un attimo, a tratti una vita, la tua. Il 3 febbraio è una data che non vorremmo ricordare ma che si staglia come un crocevia nel percorso di chi ti ha vissuto. Il ricordo è una risorsa viva, come vivo è il numero 11 che riporterà sempre a te».

"Undici" era infatti stampato sulla maglia di Noemi Brunato. E ancora prosegue Alice: «Noemi è un nome a colori, e come tale rimarrà quando chiunque di noi osservando un tramonto, camminando in montagna o vedendo un gol di sinistro sorriderà e penserà a te, libera eterea e quindi ovunque!».

La forza e la grazia

La commozione è sempre forte nel presidente Bruno Tridico: «Quando si parla di calcio femminile – racconta– il ricordo va a lei. Ci chiediamo dove trovasse la forza, il suo sinistro era micidiale. Lei sì, veniva dalla danza, e aveva una sua dolcezza, perché non andava mai sopra le righe. Probabilmente sfogava tutto nel calcio».

È il presidente Tridico ad assicurare che il memorial è un progetto tutt'altro che abbandonato. «E non nascondo che ci stiamo muovendo sul progetto del calcio femminile a 11» aggiunge. Con un pensiero fisso: anche lì, nel cuore dell'azione, non si potrà che pensare a Noemi.

Marilena Lualdi

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MARZO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

Google News Ricevi le nostre ultime notizie da Google News SEGUICI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore