Code in viale Boccaccio, il caso torna a far discutere. L’altra sera, in commissione, l’assessore alla Mobilità Salvatore Loschiavo è intervenuto su quella che lui stesso ha definito una «grana», vale a dire i semafori intelligenti attivati per motivi di sicurezza lo scorso settembre e «diventati l’emblema del semaforo che non funziona» a causa delle lunghe code che avevano provocato le proteste di automobilisti e residenti della zona (leggi qui).
«Ultimamente gli organi di stampa non ne parlano più e per un motivo semplicissimo: da tre settimane a questa parte le famose code non ci sono più», ha affermato l’assessore, spiegando che «grazie agli interventi sulla temporizzazione dei semafori la viabilità è più fluida».
Subito il suo predecessore, il leghista Massimo Rogora, bersaglio delle polemiche nei mesi scorsi per l’intervento sul viale, ha eccepito che «io l’altro giorno la coda l’ho fatta».
Anche sui social è riapparso qualche commento critico: nulla di paragonabile, però, alle proteste di qualche tempo fa.
«Da tre settimane niente più code in viale Boccaccio… magari!», commenta una lettrice che da oltre quarant’anni risiede vicino a uno degli incroci semaforici in questione.
«Posso garantire che le code che si formano attualmente davanti a casa mia non sono per niente diminuite», scrive, allegando alcuni scatti.
«Non mi era mai capitato – aggiunge – di uscire dal mio cancello alle 6.45 di mattina e non riuscire ad immettermi sulla carreggiata perché le poche macchine presenti sul viale erano tutte in fila sulla corsia di destra in attesa che il semaforo diventasse verde. E lo stesso alla sera: nelle ore di punta, mi tocca attendere che la fila si muova per poter rientrare a casa. Mai successo prima!».
Oltre al problema dello smog, la lettrice racconta di assistere spesso a «a manovre di sorpasso e rientro in corsia di destra da parte di “furbetti” che vogliono evitare la coda, rischiando così di provocare incidenti. Non commento il continuo suonare di clacson da parte di automobilisti inferociti».
«Se ciò non bastasse – prosegue – le lunghe file di vetture provenienti dalle due vie laterali (via Vizzola e via Alba) voltando a sinistra bloccano l’incrocio, formando così code di veicoli che spesso “tagliano” in diagonale l’incrocio stesso con manovre improvvise e con il rischio di causare gravi incidenti.
Invito dunque il cortese assessore a passare nuovamente nei pressi dell’incrocio per verificare l’effettiva fluidità del traffico, magari nelle ore di punta e fermandosi il tempo necessario per rendersi conto di quanto la situazione sia decisamente peggiorata dopo l’intervento dell’amministrazione, che invece di risolvere un problema (che non c’era) ne ha creato uno, mentre una rotonda avrebbe invece potuto rendere lo scorrimento del traffico più fluido».
La scelta di intervenire era stata motivata dall’allora assessore Rogora con motivi di sicurezza. Il suo successore Loschiavo ha anticipato in commissione che è «pronto un intervento complessivo sul viale che prevede la chiusura dei varchi centrali – essenziale per la sicurezza –, l’inserimento di un paio di rotonde come punti di rilancio per invertire la marcia e modifiche su sensi unici e segnaletica».