«Siamo qui perché c'è un problema». Così l'assessore regionale all'Ambiente, Raffaele Cattaneo, all'incontro pubblico di ieri sera al teatro di via Dante a Castellanza, sulle molestie olfattive che attanagliano da tempo la Valle Olona e, nello specifico, i comuni di Marnate, Olgiate Olona e Castellanza. Poi al pubblico intervenuto e a chi ha seguito l'incontro a “distanza”, ha detto: «Stiamo affrontando il problema. Il percorso intrapreso è quello giusto, e porterà risultati».
Con l'assessore regionale, i sindaci Mirella Cerini, Elisabetta Galli e Gianni Montano, oltre ai rappresentanti degli enti che siedono al “tavolo tecnico” (Provincia, Ato, Alfa, Politecnico, Arpa e Ats) il cui scopo è quello di risolvere il problema più volte lamentato dai cittadini.
Nel corso della serata, si è fatta sentire la “voce” dei membri dell’Assemblea No Elcon, presenti anche fuori dal teatro con diversi striscioni che richiedevano il blocco totale degli scarichi in deroga. Non sono mancate nemmeno le incursioni all'interno e le interruzioni (proteste) durante le relazioni. Com'è noto, la posizione del gruppo è fortemente contraria a qualsiasi accordo con le aziende che operano all’interno dell’ex polo chimico di Castellanza. E ne invocano la chiusura, per eliminare il problema alla “radice”. Ma sul piatto della bilancia ci sono i (tanti) posti di lavoro di una multinazionale.
Il percorso e cosa si sta facendo. Il resto del pubblico in sala ha ascoltato con attenzione il resoconto dei tecnici di Arpa, Ato, Ats e Politecnico, e ha avuto modo di confrontarsi direttamente, potendo così ricostruire il percorso che ha portato l’assessore Cattaneo ad affermare a chiare lettere: «Ritengo che il risultato che tutti auspichiamo si possa raggiungere già quest’anno».
Questo sulla base del confronto e dei dialoghi avviati con Perstorp (la multinazionale principalmente sotto osservazione, ndr) che avrebbe messo nero su bianco, attraverso una missiva degli ultimi giorni, le proprie intenzioni. «L'azienda si impegna – ha spiegato Cattaneo – ad agire su tre fronti. Quello dell’equalizzazione degli scarichi, che dovrebbe eliminare i picchi delle molestie olfattive; quello delle analisi, aggiungendone alcune nello specifico sugli “odori”, e quello del controllo, monitorando con attenzione le quantità degli odoranti immesse in fognatura. In questo modo si dovrebbero fare degli importanti passi avanti per eliminare il problema che ormai da tempo affligge i cittadini».
«Se avessimo voluto cercare il consenso – ha commentato Raffaele Cattaneo – stasera avremmo potuto dirvi che l’intenzione nostra e della Provincia è quella di revocare all’azienda l’autorizzazione ambientale e che da domani il problema sarebbe stato risolto. In realtà, non avremmo risolto nulla perché, com'è giusto che sia, sarebbe immediatamente partito un ricorso e fra sette anni probabilmente saremmo qui ancora a parlare del problema degli odori molesti».
Il riferimento temporale è al contenzioso amministrativo successivo alla decisione del 2015 della Provincia di revocare le deroghe relative agli scarichi delle aldeidi nel depuratore di Olgiate; subito oggetto di un ricorso che, dopo il passaggio al Tar, è giunto ora sul tavolo del Consiglio di Stato, che dovrebbe discuterne a marzo.
«La strada giusta – ha proseguito Cattaneo – l’unica praticabile, a mio parere, è quella del confronto e del dialogo tra tutte le realtà che siedono qui oggi e le aziende del territorio. In questo modo sono già stati raggiunti diversi risultati, ed altri ancora ne raggiungeremo nei prossimi mesi. Da parte nostra continueremo a impegnarci e a controllare che gli impegni presi siano mantenuti».
Loretta Girola