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Attualità | 02 marzo 2022, 09:30

«Ad Haiti i nostri bambini massacrati senza bombe»

Continuano a morire i più innocenti senza che il mondo se ne interessi, sottolinea suor Marcella Catozza: «Non ci invade nessuno. Ma adesso il capo banda vuole dieci ragazzi da offrire alle divinità»

«Ad Haiti i nostri bambini massacrati senza bombe»

«Ci devono bombardare perché qualcuno si accorga dei bambini di Haiti! Quanta falsità nel mondo!». Suor Marcella Catozza è preoccupata come tutti e prega per quanto sta accadendo in Ucraina. Allo stesso tempo, vive la profonda indifferenza verso le sorti dei ragazzini ad Haiti.

Non ci sono invasioni, non ci sono bombe, non c'è una guerra vera e propria dichiarata da un altro Paese (anzi la Repubblica Dominicana sta persino costruendo un muro), ma è la violenza l'unica legge.

In modo pazzesco, con incursioni in ritualità che si pensavano sepolte. Invece no: «Qui sono morti sei ragazzi e il capo banda ha detto che la loro divinità voodo è arrabbiata con loro. Quindi vuole dieci ragazzi, cinque maschi e  cinque femmine da offrire alla divinità. È un rituale che fanno per cui l’anima di questi dieci viene venduta al diavolo e diventeranno proprietà di Satana. Quindi lui poi li userà per i suoi massacri».

La disperazione e la paura scuotono così gli adolescenti: «I nostri due quasi diciottenni che vivono nella casa della zia di uno dei due, sono terrorizzati e non escono dalla baracca. Ma nessuno ci ha invaso  - prosegue amareggiata la missionaria bustocca - quindi il mondo se ne frega annegando in un moralismo che forse è più violento della guerra». 

C'è quel muro che vogliono i vicini di casa, ma ancora di più quello del silenzio. Contro cui vanno a pezzi le vite dei bambini di Haiti.

Ma. Lu.

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