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Sport | 04 marzo 2022, 14:48

Superbonus: il Consorzio Sgai scrive ai committenti in attesa dei lavori

Il consorzio proprietario delle quote di maggioranza della Pro Patria scrive ai committenti del Superbonus: «Cattiva informazione. Chiarezza per rassicurarvi sulla trasparenza dell’operato»

Superbonus: il Consorzio Sgai scrive ai committenti in attesa dei lavori

Egregi Committenti,

a causa della cattiva informazione che si è diffusa riguardo i crediti fiscali afferenti il Superbonus 110, come da incentivi ex art.119 L. 77/2020, il Consorzio SGAI vuole ribadire la trasparenza del suo operato, ricordando come prima cosa che in base alla contrattualistica sottoscritta il Consorzio viene remunerato, relativamente agli incentivi ex art. 119 L. 77/2020, esclusivamente con la formula dello sconto in fattura del 100%.

Per rassicurarVi sulla trasparenza dell’operato, vogliamo chiarire che i crediti fiscali movimentati sul Cassetto Fiscale di un Committente si riferiscono esclusivamente a fatture emesse dal Consorzio per le spese sostenute, le quali concorrono a formare il Primo SAL (Stato Avanzamento Lavori) nel rispetto della norma. Tali spese, per altro, prima di essere oggetto di richiesta di SAL vengono verificate e poi certificate ed asseverate da professionisti abilitati.

La massiccia campagna di disinformazione in atto ha fatto sì che si gridasse a presunta truffa di fronte ad un credito fiscale presente sul cassetto, e successivamente ceduto, a fronte di lavori non ancora iniziati. E’ doveroso da parte nostra informarvi sulla nostra interpretazione della norma, in base alla quale siamo certi di aver correttamente operato nel solco della legge.

In dettaglio, il credito fiscale presente su un cassetto di un Committente si riferisce al primo SAL, che da legge si effettua se sono state sostenute spese per almeno il 30% del costo complessivo dell’opera.

Questo primo 30% di costi è dovuto alle spese sostenute dal Consorzio SGAI ai tecnici e professionisti quale compenso per tutte le attività svolte dagli stessi ed alle spese relative all’acquisto dei materiali necessari alla realizzazione dei relativi interventi.

Si tratta dei compensi dei professionisti che curano le attività amministrative, progettuali e tecniche che provvedono al calcolo del computo metrico estimativo, oltre a quanto corrisposto agli asseveratori tecnici e fiscali.

Questi costi preliminari sono condizione propedeutica e necessaria perché un cantiere possa essere aperto.

Tutti questi costi sono anticipati dal Consorzio e fatturati al Cliente finale nel primo SAL; il Cliente li rimborsa mediante la cessione del credito assegnato in cassetto fiscale, attraverso la monetizzazione del quale il Consorzio stesso vede ripristinate le proprie risorse e può destinarle alla successiva fase operativa; a nostro avviso questo rispecchia pienamente la ratio della norma, la quale prevede l’attribuzione e la possibilità di monetizzazione dei crediti già in fase di SAL proprio per agevolare la corretta operatività anche in rapporto alle necessità finanziarie collegate.

Ad oggi sono centinaia i cantieri portati già a termine dal Consorzio SGAI e altrettanti già partiti.

Tutte le pratiche sono al momento oggetto di ulteriori verifiche da parte dei tecnici consulenti SGAI, per individuare le eventuali irregolarità, definirne o meno la sanabilità, in caso negativo procedere all’annullamento.

Siamo consapevoli dell’enorme ritardo accumulatosi, e tuttavia segnaliamo come in gran parte sia una situazione generalizzata, dovuta a vari fattori:

- Interventi legislativi e blocco delle piattaforme ENE e ADE ,

- causa della sopravvenuta scarsità e dell’impennata dei costi dei materiali edili, delle mutate disponibilità sul mercato del lavoro che hanno rallentato le procedure di affidamento alle ditte e l’apertura dei cantieri,

- e – ultimo ma non ultimo – delle contingenze esterne che hanno coinvolto il Consorzio al pari di numerose altre realtà nazionali e locali, ostacolandone il regolare svolgimento delle attività, in nome di un controllo che è sacrosanto ed approviamo senza riserve, ma che a beneficio di tutti è necessario che abbia tempi certi e celeri.

Nonostante tutte queste avversità, ribadiamo comunque in questa sede la ferma volontà del Consorzio di ultimare i lavori relativi alle pratiche prese in carico entro e non oltre il 31.12.22, come previsto dalla legge in vigore.

Redazione


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