Ha riscosso molto successo la prima edizione del libro “Ül Giusepen” dello scrittore e giornalista Gianluigi Marcora con ben 5.000 copie andate esaurite. Nell'opera letteraria si parla delle tradizioni bustocche, dei modi di dire e parlare delle generazioni passate. “Ül Giusepen” è dedicato soprattutto agli anziani bustocchi, le cui storie e racconti, rappresentano i cardini della comunità di Busto Arsizio. Ricordare il passato e valorizzare le tradizioni del territorio aiuta a creare le fondamenta indispensabili per le nuove generazioni.
“A Busto Arsizio - ci ha spiegato Marcora – c'erano 9 rioni e la popolazione di ciascuno di questi quartieri aveva una sua fonetica e un'inclinazione diversa una dall'altro. Quando una di queste persone parlava si sapeva subito a quale rione apparteneva per cui il dialetto da strada è stato ricavato da come la gente si esprimeva. Oggi su 84.000 residenti “nativi e lavativi” discendenti da due genitori e da quattro nonni, tutti nati a Busto Arsizio, ne sono rimasti circa tremila. Lo scopo del libro è quello di ringraziare tutte le persone che hanno rappresentato il patrimonio culturale e spirituale del passato della città di Busto Arsizio. Il libro non è improntato sul dialetto, ma parla di certi modi di dire e dei loro insegnamenti, un vero e proprio appello alle nuove nuove generazioni per far sì che questo retaggio non vada perso del tutto. Questo libro è un mezzo di comunicazione tra le generazioni passate e quelle future”.
La prima edizione, come dicevamo prima, in 5 mesi è andata completamente esaurita suscitando un vero autentico interesse, non solo tra i più anziani ma anche tra i giovani.
Il prossimo 15 marzo, sulla scia del successo riscosso dalla prima edizione, alle ore 18 presso la Libreria Boragno in via Milano, 4 a Busto Arsizio, sarà presentata la seconda edizione del libro “ Ül Giusepen” per ripercorrere insieme all'autore le vie del Dialetto Bustocco "da strada".