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Ciclismo | 16 marzo 2022, 14:27

Ciclismo estremo: per il sestese Mario Favini un premio dagli Usa

Ha ricevuto dalla federazione mondiale ultracycling il Platinum Award grazie alle miglia pedalate nel 2021: ben 6.640, pari 10.686 chilometri. «Mi alleno tra i nostri laghi e montagne, raccontando sui social il bello del nostro territorio»

Mario Favini

Mario Favini

Una sfida lunga un anno, a colpi di pedale, con l'obiettivo di percorrere più miglia possibile. È l'Year Rounder Challenge che la WUCA, la Federazione mondiale del ciclismo estremo, indice ogni anno tra i suoi iscritti, e che nel 2021 ha visto l'ultracycler di Sesto Calende Mario Favini tra i protagonisti

Il concetto della sfida è semplice: valgono per la classifica tutte le attività continuative di minimo 90 miglia (145 km) portate a termine dagli atleti nel corso dell'anno solare. A fare fede, per la verifica da parte dei giudici, sono i file GPS che i partecipanti invitano alla giuria.

Favini, agente di Polizia Locale e portacolori del team FTM, ha chiuso al settimo posto assoluto con un totale di 6.640 miglia, pari 10.686 km, realizzati in 55 pedalate oltre le 90 miglia.

«Il bello di sfide come queste è che sono alla portata di tutti, anche di un cicloamatore medio: basta salire in bici e pedalare, in fondo basta un'uscita da 150km a settimana per arrivare a un buon risultato. L'Ultracycling non è fatto solo di gare massacranti da 24 o 48 ore, ma anche di costanza e regolarità».

Favini è proprio uno specialista delle gare su distanze estreme: vicecampione europeo a cronometro sulle 12 ore nel 2020, lo scorso anno ha chiuso sul podio due delle quattro gare dell'Ultracycling Italia Cup. 

«La maggior parte dei km dell'Year Rounder li ho pedalati in allenamento, preparando le gare in calendario, che in media sono state di oltre 600 km non stop. Allenare le lunghe distanze è fondamentale per questi eventi: ho chiuso il 2021 con poco più di 20.000 km nelle gambe, più di metà dei quali proprio in sessioni oltre i 145 km, ma non sono sicuramente uno specialista in questo genere di sfide. Ci sono atleti che pedalano 40, 50 mila km all'anno, per non parlare di chi punta a record come l'HAMR: la statunitense Amanda Cocker, pochi anni fa, ha stabilito il guinness dei primati pedalando 139.326 km in 365 giorni».

A vincere la sfida WUCA è stato l'americano Larry Oslund, con ben 287 sessioni da 109 miglia in media e un totale di oltre 50. 600 km; più del doppio della seconda classificata, Tami Victoria Leonhardt.

Il 2022 sarà un anno di sfide per Favini, che parteciperà a tutte le prove dell'Ultracycling Italia Cup e alla sua prima gara da oltre 1.000 km.

«Inizierò a fine aprile con la Race Across Italy, e sarà una lunga stagione. Intanto, in queste prime settimane dell'anno, ho già accumulato quasi 1500 miglia per il contest 2022. Molte sessioni le ho effettuate indoor, sui rulli, ma appena posso mi alleno tra i nostri laghi e le nostre montagne, cercando di raccontare sui social il bello del mio sport e del nostro territorio».

Redazione

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