«Ovviamente stiamo parlando di un fattore esogeno». L’assessore Corrado Canziani, a margine della presentazione in Commissione della variazione al Bilancio, fa la doverosa quanto scontata premessa: la guerra in Ucraina influisce sui costi dell’energia e il Comune di Gallarate deve attrezzarsi. Le previsioni, dunque, vanno modificate. Quanto e come?
Le risorse in aggiunta ammontano a 500mila euro per le utenze del gas, 220mila per l’energia elettrica e, capitolo a parte, 100mila per l’illuminazione pubblica. Si passa, così, da due a 2,5 milioni di euro per la prima voce, da 880mila a 1,1 milioni per la seconda, da 800 a 900mila per la terza. «Gli uffici – precisa Canziani – sono in contatto con i fornitori. Al momento i dati non possono essere del tutto precisi ma il confronto consente di avviare un processo di stima che aiuta a calcolare i maggiori costi». Una consapevolezza che non rende il boccone meno amaro, anche considerando le difficoltà nel valutare durata e sviluppi della crisi. «La situazione ci preoccupa – ammette l’assessore – ma l’Amministrazione è pronta ad adottare tutte le misure necessarie ad affrontarla. Non solo, restiamo pienamente disponibili ad andare incontro alle esigenze della cittadinanza, ove possibile».
Un esempio? Fra i tanti, la Tosap – Tassa per l’Occupazione di Spazi e Aree Pubbliche, che torna applicabile con la fine dello stato di emergenza. Non solo, fino al 30 giugno 2022, le attività possono rinnovare in forma semplificata le concessioni 2020 e 2021 (home page del sito internet comunale) ma si lavora al sostanziale dimezzamento degli importi, rispetto al periodo pre Covid, fino alla fine dell’anno. «Stiamo predisponendo gli atti necessari – fa presente Canziani – una volta pronti ufficializzeremo il tutto. La volontà politica, però, è quella».