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Busto Arsizio | 12 aprile 2022, 10:19

Incendio all'ex Accam, Maurizio Maggioni: «Inammissibile»

ll capogruppo del Pd dopo la commissione: «I livelli di sicurezza e di prevenzione devono essere “totali”». E fa una richiesta al Comune

Incendio all'ex Accam, Maurizio Maggioni: «Inammissibile»

«L’incendio scatenatosi dentro l’area degli impianti Neutalia è inammissibile. Impianti che raccolgono, ripartiscono, gestiscono ed inceneriscono quantità rilevanti di rifiuti di diversa tipologia devono essere  sottoposti ad una gestione di altissima qualità, tale da impedire qualsiasi incidente possa esser immaginato».

Così scrive in una nota dopo la commissione di ieri sera QUI il capogruppo del Pd Maurizio Maggioni. 

«Le spiegazioni, comprese quelle che eventualmente facessero risalire “l’incidente” a cause dolose, non sono affatto giustificabili - afferma - I livelli di sicurezza e di prevenzione devono essere “totali”».

Maggioni chiede delucidazioni anche sull'area: «Se si verificassero esatte le prime informazioni che attestano l’incendio nell’area dei rifiuti ingombranti,  è d’obbligo ricordare quanto dichiarato nella “due diligence” di Tecnohabibat” dell’aprile 2021: quest'area non risponde se non parzialmente alle prescrizioni che la volevano  compartimentata e coperta. Nell’aprile del 2021 si citava una progettazione già definita in base ad una prescrizione del 2018 ed in fase di attuazione. Oggi Neutalia dice che un ampio progetto è in fase di realizzazione».

Il capogruppo del Pd fa poi una valutazione e una richiesta: «Ma se gli impianti non sono perfettamente a norma e se comunque sono suscettibili di incidenti facilmente presumibili, non devono funzionare: questo è  quanto il Comune di Busto Arsizio deve pretendere senza nessuno sconto, a nome della cittadinanza, della sua sicurezza e salute. Abbiamo chiesto come minoranza nella  Commissione di ieri sera, che il sindaco relazioni con il supporto delle analisi e delle dichiarazioni dei servizi  degli uffici  competenti; aggiungiamo che il Comune deve agire in ogni sede e con gli strumenti amministrativi e giuridici opportuni perché l’impianto non possa funzionare se non con la completa attuazione delle nome e delle prescrizioni e comunque dei massimi sistemi di prevenzione». 

 

Redazione

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