Non solo nuoto per Martina Rabbolini. La primatista italiana paralimpica nei 100 rana sta portando avanti iniziative per sensibilizzare i bambini alla diversità, a vincere paure, affinando i sensi.
È diventata brand ambassador, la giovane di Villa Cortese, cioè si fa portavoce per promuovere un’azienda (per il collocamento lavoro) sui social e con incontri. E tra le attività ce n’è una alquanto nobile per la campionessa: si diverte a giocare con i bambini escludendo il senso della vista, ma sfruttando al massimo gli altri quattro sensi, in modo da far comprendere l’importanza sensoriale.
«I bambini vengono bendati e si effettua un percorso motorio, sensoriale, di ascolto, assaggio, tatto e olfatto – spiega – Questo per sensibilizzare i bambini alla tematica della diversità, a non avere paura e a far capire l’importanza dello sport». L’attività è avulsa dai suoi studi.
«Non c’entra con la facoltà universitaria che sto frequentando (Alimentazione e nutrizione) – prosegue - ma mi hanno sempre interessato iniziative finalizzate a sensibilizzare i bambini con attività che possano appassionarli, mi è sempre piaciuto aiutare coloro che si trovano in difficoltà. Ho deciso di intraprendere questo cammino dopo le paralimpiadi di Rio. È stato un percorso non sempre facile, specialmente all’inizio. Ora posso dire che è un’esperienza molto arricchente, soprattutto sul piano umano».
Martina Rabbolini ha svolto quest’attività nella scuola San Giuseppe di Milano ed è pronta a bissare la bella esperienza fatta con i piccoli in altre scuole. Un’esperienza che va a collocarsi accanto agli studi e soprattutto agli allenamenti, sempre molto impegnativi.