Legnano - 09 maggio 2022, 17:59

A Legnano nove panchine blu per l'Europa. «Uniti, pensando agli altri»

La cerimonia alla presenza del sindaco, Lorenzo Radice, al parco Falcone e Borsellino. Il messaggio ai giovani: «In una comunità, grande o piccola che sia, le cose si devono fare insieme e pensando agli altri»

A Legnano nove panchine blu per l'Europa. «Uniti, pensando agli altri»

La cerimonia alla presenza del sindaco, Lorenzo Radice, al parco Falcone e Borsellino. Di seguito l'intervento del primo cittadino. Le altre panchine dell’Europa, dipinte per la ricorrenza del 9 maggio, si trovano: giardino viale Gorizia/Guerciotti, aiuola lungo la pista ciclabile via Santa Teresa del Bambin Gesù, giardino piazza Trento Trieste, via dei Salici (Giardini Caduti Nassiriya), giardino via Liguria/Sondrio, piazza Vittorio Veneto, giardino via Sardegna, aiuola via Don Gnocchi.

L'intervento del sindaco.

«Buongiorno a tutti e grazie per aver accolto l’invito dell’amministrazione comunale a celebrare insieme la Giornata dell’Europa. Grazie ai dirigenti degli istituti scolastici, ai docenti e agli alunni delle primarie oggi presenti nel Parco Falcone Borsellino. Un grazie particolare va poi, a nome della nostra Città, all’onorevole Patrizia Toia, membro del Parlamento europeo, che ci onora della sua presenza in questa ricorrenza così significativa per l’Europa e in un momento così difficile per la comunità internazionale a causa della guerra in corso fra Russia e Ucraina.

Io, come prima cosa, vorrei rivolgermi a voi, ragazzi, perché l’inaugurazione che facciamo oggi è anche merito vostro. Oggi, infatti, scopriremo una delle nove panchine in città che abbiamo dedicato all’Unione Europea. L’azienda Amga ha pitturato di blu queste panchine e voi avete completato il lavoro dipingendo 12 stelle gialle in cerchio. E allora, anche se so bene che non siamo a scuola, voglio farvi una domanda: perché avete dipinto 12 stelle? Cosa sono quelle 12 stelle gialle?

Sono quasi certo che tanti adulti non saprebbero rispondere: le 12 stelle non sono gli Stati membri dell’Unione Europea, che sono più numerosi e arrivano a 27, ma qualcosa di ancora più significativo. Le 12 stelle in cerchio rappresentano gli ideali di unità, solidarietà e armonia tra i popoli d'Europa. Quindi, prima cosa importante, già dalla bandiera possiamo capire che l’Unione Europea vuole che i suoi Stati siano amici fra di loro. E questa non è un’idea di oggi o che esiste da qualche anno: proprio il 9 maggio del 1950, 72 anni fa, un ministro francese, Robert Schumann, ebbe un’idea di cui parlò con i rappresentanti degli altri Paesi europei. La sua proposta era: collaboriamo, lavoriamo insieme; se lo faremo davvero non ci sarà più la guerra fra noi. Ricordatevi, ragazzi, che la seconda guerra mondiale era finita soltanto cinque anni prima e che, poco più di trent’anni prima, era finita la prima guerra mondiale, anche questa scoppiata in Europa. Il ministro francese voleva cacciare la guerra dall’Europa; i popoli europei avrebbero parlato fra loro, discusso, magari anche in modo animato, ma non avrebbero più usato le armi uno contro l’altro.

È quello che può succedere anche a voi con i vostri compagni a scuola. Che cosa preferite: andare d’accordo oppure litigare? Se si litiga sapete benissimo cosa succede: che vince il più forte e non chi ha ragione. Se, invece, si parla e si ascoltano anche le ragioni dell’altro ci si può capire e ci si può mettere d’accordo. II ministro francese voleva, quindi, che l’Europa fosse un luogo di Pace. E così è stato per quei Paesi, come l’Italia, che hanno creduto a questa idea e che sono entrate in quella che oggi chiamiamo Unione Europea. Questi Paesi non hanno più avuto guerre, dopo tanti secoli di scontri armati. Non è stato così, purtroppo, per chi, in tutti questi anni, non è voluto o non è potuto entrare nell’Unione Europea. Un esempio di questi ultimi Paesi è proprio l’Ucraina, che nell’Unione Europea vorrebbe entrare perché sa che nell’Unione Europea c’è la Pace. Per questo dobbiamo dire grazie a quei politici che, in tutti questi anni, hanno tenuto l’Italia nell’Unione Europea, anche quando sembrava che questa Unione facesse un po’ di fatica. Dovete sapere, ragazzi, che una volta, fino a qualche anno fa, l’Unione Europea si chiamava Comunità Europea, e in una comunità, grande o piccola che sia, le cose si devono fare sempre insieme e pensando agli altri. Una comunità non è mai egoista: per una comunità tutti contano allo stesso modo. A me piace dire che, in una comunità, il noi conta più dell’io. E così è stato: nel momento del bisogno, quando due anni fa è arrivato il Covid, l’Unione Europea si è rivelata una vera amica dei suoi Stati membri. Pensate che Legnano riceverà molti milioni di euro per diversi lavori da fare in città. E tanti di questi, oltre 20 milioni, saranno per interventi sulle scuole e sulle palestre, quindi miglioreranno gli ambienti dove voi passate una buona parte delle vostre giornate. Meglio di me l’onorevole Patrizia Toia, fra poco, vi spiegherà quello che l’Europa fa concretamente per noi, io concludo con un ricordo: quando avevo la vostra età sentivo parlare di Europa e i miei maestri e professori mi dicevano che ogni persona era tante cose: era legnanese, era lombarda, era italiana ed era europea. Dal piccolo al grande noi siamo tutte queste cose. Tutte sono importanti; la nostra città, la nostra regione, la nostra nazione e il nostro continente. E nessuna può mancare perché ognuna di queste è una parte di noi che non può mancarci. Vi invito adesso a seguire questo breve momento in cui inaugureremo la panchina dell’Europa e vi invito a guardare le altre due panchine colorate che sono in questo parco, la panchina rossa, quella che abbiamo dipinto per dire no alla violenza sulle donne, e quella gialla, quella che abbiamo realizzato con l’associazione Amnesty International per i diritti umani. Oggi aggiungiamo un altro colore, il blu, al nostro parco e questo parco diventa ancora più bello, anche grazie a voi.

Buona giornata dell’Europa».

Redazione

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