- 13 maggio 2022, 21:43

«Felice per mia moglie e i miei figli. Sono stato infamato ma il tempo è galantuomo»: così Attilio Fontana dopo il proscioglimento per la vicenda camici

Le parole del governatore della Regione Lombardia dopo essere stato prosciolto "perché il fatto non sussiste": «La cosa che più mi ha rammaricato è che la mia famiglia soffrisse. Abbiamo combattuto contro un nemico invisibile e infido, passato notti insonni con un unico obiettivo: tutelare i cittadini e sconfiggere il virus»

«Felice per mia moglie e i miei figli. Sono stato infamato ma il tempo è galantuomo»: così Attilio Fontana dopo il proscioglimento per la vicenda camici

«Sono felice, soprattutto per mia moglie e i miei figli»: sono le parole di Attilio Fontana dopo essere stato prosciolto "perché il fatto non sussiste" dall'accusa di frode in pubbliche forniture (leggi QUI) per la vicenda dei camici "donati" a Regione Lombardia dal cognato Andrea Dini (i pm milanesi avevano chiesto il rinvio a giudizio).

«Io sono abituato alle strumentalizzazioni politiche, loro no - ha aggiunto Fontana riferendosi alla sua famiglia - e la cosa che più mi ha rammaricato è che loro soffrissero».

«Abbiamo trascorso momenti difficili, combattuto un nemico invisibile, infido e non annunciato - le parole del governatore varesino - Ho fatto tutto quello che potevo per tutelare i miei cittadini, senza avere istruzioni da seguire. Passato notti insonni, con un unico obiettivo: riuscire a sconfiggere il virus».

«Sono stato accusato, infamato, oggetto di critiche strumentali che il tempo galantuomo ha smontato - ha concluso Fontana - Con la sentenza di oggi si chiude un capitolo personale che ristabilisce la verità delle cose».

Redazione

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A APRILE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

Google News Ricevi le nostre ultime notizie da Google News SEGUICI

Ti potrebbero interessare anche:

SU