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Territorio | 20 maggio 2022, 10:02

Cavaria con Premezzo non dimentica e dedica il "Belvedere" ad Alfredo "Willy" Carabelli

La cerimonia di inaugurazione avrà luogo sabato 21 maggio alle 11 in via Minniti. Carabelli scomparso prematuramente nel 2017 ad appena 62 anni era un volontario a 360 gradi, impegnato in varie associazioni, sempre disponibile e pronto ad aiutare chi aveva bisogno: «Era, anzi è, uno spirito libero, legato alla famiglia e ai veri valori»

Alfredo "Willy" Carabelli in una foto tratta da Facebook

Alfredo "Willy" Carabelli in una foto tratta da Facebook

Una persona molto conosciuta e apprezzata non soltanto a Cavaria con Premezzo ma anche fuori paese, per il suo altruismo e la sua disponibilità ad aiutare gli altri e chi aveva bisogno. Insomma un volontario. 

Questo in poche righe era Alfredo "Willy" Carabelli, classe 1955, scomparso prematuramente e improvvisamente nel 2017. 

A Carabelli, l'amministrazione comunale di Cavaria dedicherà il "Belvedere" di via Minniti nel corso di una cerimonia che avrà luogo sabato 21 maggio alle 11. 

Willy era stato anche uno sportivo in gioventù, portiere della Besnatese e protagonista dei tornei serali all'oratorio di Cavaria. 

Aveva lavorato alla Fonderia Filiberti di Cavaria e poi nell’azienda Sanyo Argo Clima, dove raggiungerà il traguardo della pensione. Carabelli era sposato con Maura Pozzi di Jerago con Orago, con la quale ha avuto  due figli, Anna e Luca.

Si avvicina anche ad altri sport come lo sci, una vera passione e diventa un socio di grande importanza dello Sci Club Cavaria (giunto al 51° anno di vita). Attraverso le uscite domenicali con l'associazione trasmetterà a Luca ed Anna la passione per lo sci e per la montagna in generale.

Passano gli anni ed Alfredo, chiamato da tutti “Willy” fin da bambino sente il bisogno di creare, a seguito di calamità naturali, insieme ad altri membri della comunità cavariese, un punto di riferimento per le emergenze.

Nasce così la “Get Prociv Cavaria” che prenderà attivamente parte ad eventi catastrofici come l'alluvione Alessandria del 1994, l'alluvione di Cavaria del 1995, la raccolta aiuti ai terremotati dell’Umbria nel 1997, l'emergenza neve di Roma nel 2012, l'alluvione Germignaga del 2014, la raccolta e consegna materiale didattico per il terremoto Emilia del 2016

Willy Carabelli con il gruppo di Protezione Civile, di cui è anche stato presidente, prende parte ad eventi come Expo 2015 a Milano ed eventi come esercitazioni internazionali nel 2013 e nel 2014.

In ogni associazione, gruppo o squadra in cui si è trovato, è sempre stato membro attivo, propositivo, disponibile ed attento alla formazione personale ed alla condivisione. Credeva fermamente nelle gerarchie, nella collaborazione e nella condivisione di compiti tra enti ed associazioni.

La nascita della “Get Prociv Cavaria” lo porta ad appassionarsi di speleologia ed arrampicata arrivando ad essere anche qui uno dei soci di maggior rilievo nello Speleo Club della Valceresio.

L’insieme delle passioni scoperte e coltivate con massimo interesse trovano un punto fermo che sembra raggrupparle tutte, il suo amato Defender 110, mezzo su cui si sentiva libero di esplorare boschi e montagne nonostante l’avvento di qualche acciacco limitante.

Willy era, anzi è, uno spirito libero, legato alla famiglia ed ai veri valori, sempre pronto ad aiutare persone in difficoltà e sempre pronto a donare serenità e sorrisi. Ecco chi era Alfredo Carabelli, semplicemente un semplice grande uomo.

 

M. Fon.

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