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Storie | 21 maggio 2022, 21:31

Da modello a professore dell'Eredità: «In giro per il mondo, ma amo la mia città»

VIDEO. Piace tornare nella sua Busto ad Andrea Cerelli, il prof del programma tv. Oggi insieme al consigliere Alessandro Albani, ha raccontato la sua vita e cosa lo tiene unito alla sua città

Da modello a professore dell'Eredità: «In giro per il mondo, ma amo la mia città»

Un momento al Taste di Busto Arsizio con Andrea Cerelli, professore de “L’eredità”, e Alessandro Albani, consigliere comunale di Busto Arsizio, per raccontare cosa lega così tanto il professore alla sua città natale.

Alessandro Albani, dopo aver scoperto che Andrea Cerelli fosse di Busto Arsizio, ha voluto organizzare un incontro per raccontare il legame con la nostra città: «Volevo raccontare l’affetto che ci lega alla nostra città. Andrea è nato e cresciuto qui. Visto che nella trasmissione c’è un ragazzo di Busto che fa parlare di Busto, in una tematica differente: l’intrattenimento, che è qualcosa di cui forse adesso abbiamo bisogno visto il momento drammatico, pandemia e guerra, credo che sia molto importante. Da qui Andrea ha subito colto, visto l’affetto per la nostra città.»

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Andrea Cerelli, è nato a Busto Arsizio, cresciuto a Madonna Regina e nonostante i vari viaggi per lavoro, da Parigi a New York, è sempre tornato qui approfittando dei fine settimana: «Io tento di spendere più tempo possibile a Busto. In una vita che mi ha portato a viaggiare ho voluto tenere sempre Busto come punto di riferimento. Ogni tanto torno a Madonna Regina, un quartiere semplicissimo che per me però è casa, quindi mi rigenera.»

Un legame indissolubile, rafforzato anche da quegli amici con cui passa il suo tempo quando da Roma torna a casa, gli amici di sempre. Nato nel 1992, Andrea ha fatto tanto nella sua vita, partendo da modello, per poi iniziare a collaborare con vari brand durante i suoi 3 anni a New York. Alla fine, è tornato in Italia e quasi per caso, si è ritrovato a lavorare come professore per “L’eredità”.

In una città come Busto, all’insegna dello sport, non poteva non farne da piccolo e infatti ha fatto atletica nella Pro Patria. Ma non solo, finché la sua altezza glielo ha permesso, ha fatto equitazione, sua grande passione assieme a motori e profumo. E sulla città di Busto e i suoi eventi ha detto: «Il Baff è una bellissima manifestazione, che sarebbe bello far crescere, rafforzare. Busto ha un’identità, forse ci vorrebbero più eventi di vario tipo, con una durata maggiore. Bisognerebbe forse lasciare più libertà ai giovani di utilizzare quelle aree per uno spazio più artistico, come quella del Museo del Tessile. Ci vorrebbe più flessibilità, su questo dovremmo imparare dagli americani.»

Un ragazzo giovane, pieno di sogni: «Mi piacerebbe provare un talk, che tratti argomenti sociali nuovi, riferiti alle nostre generazioni».

Michela Scandroglio

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