Politica - 23 maggio 2022, 23:56

Progetto Cassano 2032: «La città ha bisogno della nostra energia»

Presentazione della lista civica che sostiene la candidatura a sindaco di Rocco Dabraio. Niente porte in faccia ai partiti ma giudizio critico sul loro operato ribadito a più riprese. Programma come perno della proposta e parità di genere fra i nomi in corsa

Progetto Cassano 2032: «La città ha bisogno della nostra energia»

Progetto Cassano 2032 ha avviato la classica volata lunga. Da tempo incontra i cittadini, battendo le piazze reali e virtuali nelle quali vortica il dibattito sulla città. Sarà per questo che la presentazione dei candidati al Consiglio comunale avviene, al Luxale, in un contesto più raccolto rispetto alle scelte fatte da altre realtà. Candidati disposti sullo stesso lato del tavolo che occupa buona parte del locale, Dabraio, ovviamente, al centro. Si guarda alle comunali del 12 giugno È il 23 maggio, anniversario della strage di Capaci. E il candidato sindaco parte da Giovanni Falcone.

Ancora Dabraio: «Proponiamo argomenti nuovi per dare futuro a Cassano. Il nostro gruppo, 16 persone, ha un’età media di 43 anni, otto uomini e otto donne. Vogliamo una Cassano Magnago, nel 2032, che coinvolga di più le nuove generazioni, le famiglie, la comunità, che metta al centro i servizi alla persona. Vogliamo una città bella, in grado di offrire sicurezza e decoro urbano. Negli ultimi mesi, o anni, abbiamo trovato una città sporca. Ne vogliamo una che sia anche punto in cui la cultura torni a offrire momenti unici, con le sue associazioni di eccellenza e le sue società sportive. E poi  vogliamo che si inizi a pensare a innovazione, mobilità integrata, urbanistica. Una Cassano Magnago diversa da adesso, più sostenibile e alla portata delle persone».

Carrellata di candidati, agile: ci sono professionisti, impiegati, tecnici, artigiani, commercianti, imprenditori, operai, consulenti, studenti... Domanda, visto che le civiche fanno gola da subito, ma possono diventare determinanti per il ballottaggio: che cosa farete, nel caso si andasse oltre il primo turno? Dabraio: «Intanto dobbiamo pensare di poter arrivare anche noi al ballottaggio, dobbiamo essere positivi. E, comunque, conta il programma, non ragioniamo sui posti». La domanda, evidentemente, solletica, perché suscita un grappolo di interventi. Univoci. Emerge la coralità, il coinvolgimento e la trasversalità creata dai gruppi di lavoro sulle tematiche ritenute importanti per la città. Si giudicano incoraggianti i risultati ottenuti negli incontri sulla mobilità sostenibile e sul coinvolgimento dei giovani. Quanto alla scelta di “andare da soli”, pur non condannando i partiti, l'opzione è promossa.

Maurizio Tosatti, cofondatore di “Progetto Cassano 2032”: «Negli ultimi due anni l’attività amministrativa si è fermata. Non solo ci sono tante incompiute ma vediamo, a livello politico, rivali storici che si mettono insieme parlando di discontinuità e candidando il vicesindaco. Il centrodestra si è diviso e si è diviso anche il centrosinistra. La gente è stanca di questi teatrini». Ancora Dabraio: «Vedendo quello che è successo dopo che abbiamo deciso di andare da soli, sono convinto che la nostra è stata la scelta giusta. Dopo le esperienze come presidente della commissione servizi sociali, e avendo fatto parte della commissione per il diritto allo studio, mi sembra che si siano un po’ prosciugate le energie. Ne servono di nuove». Tandem con Tosatti: «Noi ne abbiamo, di energie, anche per ribaltare qualche tavolo»

Stefano Tosi

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