/ Politica

Politica | 25 maggio 2022, 16:32

Peste suina, Gadda (Italia Viva): «Situazione drammatica, misure siano più incisive»

«Governo integri le risorse e gli strumenti a disposizione, prima che i danni al nostro comparto suinicolo diventino irreparabili». Così la deputata varesina in commissione Agricoltura alla Camera, dopo l’audizione del commissario straordinario per la Peste suina africana, Angelo Ferrari

Maria Chiara Gadda

Maria Chiara Gadda

«Il governo integri le risorse e gli strumenti a disposizione della struttura commissariale per la prevenzione della diffusione della peste suina africana, prima che i danni al nostro comparto suinicolo diventino irreparabili». Lo ha detto Maria Chiara Gadda, capogruppo di Italia Viva in commissione Agricoltura alla Camera, dopo l’audizione del commissario straordinario per la Peste suina africana, Angelo Ferrari.
«Dopo Liguria e Piemonte - spiega - i casi di cinghiali selvatici infetti rinvenuti in Lazio destano enormi preoccupazioni. Negli allevamenti in zona rossa di Liguria e Piemonte sono già stati abbattuti oltre 13.000 suini, servono ristori immediati per queste aziende che ora sono in ginocchio. L’allarme è alto anche in Lombardia, Emilia Romagna e Toscana. Un altro fronte aperto è quello delle esportazioni del nostro made in Italy suinicolo, che stanno subendo una battuta di arresto. In questi anni ci sono state posizioni strumentali sulla gestione della fauna selvatica, l’altissima concentrazione dei cinghiali selvatici è grave concausa della situazione in cui ci troviamo. Va perseguito con maggiore incisività il piano di eradicazione dei cinghiali nelle aree infette, e servono efficaci piani di abbattimento regionali che devono ridimensionare notevolmente la popolazione dei cinghiali che è ben al di sopra dei limiti contenibili del Paese come ha ricordato oggi il commissario straordinario Ferrari in audizione in commissione agricoltura alla Camera».

«Questa diffusione incontrollata si evince anche dall’ammontare abnorme dei danni derivanti da fauna selvatica che devono essere coperti da Stato e Regioni, e ormai abbiamo una emergenza di sicurezza stradale e sanità pubblica addirittura nelle aree urbane. I ministri Speranza e Patuanelli diano un segnale più forte nella direzione di misure drastiche e definitive, dal punto di vista delle risorse così come degli strumenti normativi», conclude.

Redazione

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A APRILE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

Google News Ricevi le nostre ultime notizie da Google News SEGUICI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore