La richiesta scritta da parte della cordata bustocca interessata a rilevare la Pro Patria non è stata ancora ricevuta da Sgai. A due giorni dall'incontro tra le parti avvenuto a Napoli, (LEGGI QUI) si è in attesa, tuttavia è lo stesso avvocato Antonio Muro, amministratore unico di Sgai, a precisare: «Non abbiamo ancora ricevuto la richiesta scritta, ma restiamo fiduciosi».
Sul fronte bustocco si sta lavorando con realismo e prudenza a una soluzione che passa appunto da quella proposta nero su bianco, chiesta a David Alberti intervenuto a nome della cordata. Proprio per serietà e per necessità di confronto su una strada così delicata, ma cruciale per la squadra della città, è necessaria molta attenzione. Dunque, anche se ci sono le idee chiare, anche se i progetti seri per la Pro Patria non mancano nel gruppo, bisogna procedere passo dopo passo, misurare e misurarsi.
Nel frattempo, il cda della Pro Patria, composto da Domenico Citarella e Carlo Alvino, ha approvato il bilancio trimestrale, quello relativo al 31 marzo. Le spese da sostenere si aggirano sugli 850mila euro. Come noto, il consorzio ha i conti bloccati dall'inchiesta sul superbonus, quindi non può investire. Dopo l'approvazione del bilancio, ci si aspetta un'assemblea dei soci.
Nonostante la delicatezza del momento, l'avvocato Muro ribadisce: «Speriamo che questi imprenditori riescano a trovare la quadra. Noi più di quello che abbiamo fatto e della disponibilità mostrata, non possiamo fare».
La trattativa, però. è solo iniziata. Termine dell'iscrizione il 22 giugno.