Il recordman delle maglie biancoblù, non avrebbe pronunciato grandi parole, ma quelle che contavano. Pippo Taglioretti - ne è convinta la famiglia - sarebbe stato entusiasta con il suo stile. Un sorriso e poi una frase semplice e diretta: «Brava, signora Testa».
A poche ore dalla certezza che la Pro Patria è salva, rilevata da Patrizia Testa e pronta a iscriversi in serie C - entro il 22 giugno - non si contano i commenti dei tifosi e non solo. È difficile raccoglierli tutti, ma proviamo a coglierne qualcuno.
Una prima reazione è quella "certificata" da Renato Nicolis: «Siamo tutti uomini del presidente! Pronti a rinnovare l'abbonamento. Grazie signora Patrizia Testa!». Se l'abbonamento, il ritorno allo stadio sono pensiero condiviso da molti di coloro che anche quest'anno sono stati presenti, c'è un tifo speciale da parte delle donne. Commenta Angela Bonza: «Ben fatto, si riparte! Grazie signora Patrizia e figlia, auguri anche a tutta la squadra!».
Naturalmente è alle stelle Daniele De Grandis, cuore che più tigrotto non si può: «Fammi tornare ai vecchi tempi dello stadio Speroni, io ci credo». CLICCA QUI PER IL SALUTO VIDEO.
Ci sono poi diversi ex tigrotti, giocatori e allenatori, che seguivano con fibrillazione la vicenda. Ne citiamo uno che aveva spronato con particolare vigore la Pro quest'anno nei momenti pesanti, è Giovanni Cusatis che commenta: «Bene, sono contento».
La notizia della Pro Patria lanciata verso la prossima stagione gira a raffica anche in quel gioiello di nome Crespi d'Adda. Qui nel ricordo di Francesco Bonfanti, c'è un'attenzione speciale verso questi colori. Mimmo Donati ha condiviso l'articolo con un post nel gruppo "Crespi d'Adda nel futuro" e commentato: «Un'amica di Francesco torna alla guida della società a cui lui era molto affettivamente legato».
Tra i messaggi, ne prendiamo uno intenso per concludere. Si legge d'un fiato, così.
«Dura la vita del tifoso... di chi soffre, di chi gioisce, di chi si dispera e di chi trattiene il respiro fino all'ultimo secondo. Tutto può finire, in positivo o in negativo, in un batter di ciglia. C'è chi si dispera per aver perso uno scudetto, chi gioisce per una qualificazione in Europa e poi c'è chi, come noi, tifa Pro Patria. Già tifare Pro Patria... quando ti chiedono "ma perché la Pro Patria?" E ti rendi conto che non lo hai scelto tu ma qualcun altro che ti ha portato allo Speroni, rispondendo che è una questione di fede, di appartenenza, di tradizione e che mai e poi mai tradirai questa Maglia. Oggi abbiamo tirato un sospiro di sollievo, per l'ennesima volta c'è stato chi ha permesso che questa storia continui perché non c'è il Calcio senza la Pro e non c'è Busto senza la Pro. Già, Busto... mille promesse, mille "va bene, vai avanti tu che poi arriviamo", mille passerelle allo stadio durante i play off o partite di cartello ma poi chi ci mette il "grano" e la faccia sono sempre le stesse persone. Che dire? Grazie a chi, ancora una volta, ha permesso a questa favola di non avere un finale drammatico. Già, dura la vita del tifoso però quante emozioni... soprattutto se sei nato a Busto Arsizio e tifi Pro Patria».
Ma. Lu.