Ieri... oggi, è già domani | 27 giugno 2022, 06:00

"ul gattu"... "il gatto"

Un vecchio detto così recitava "faghi non 'mparò al gattu m'à sa fò a rampegò" (non insegnare al gatto come ci si arrampica)

"ul gattu"... "il gatto"

Un vecchio detto così recitava "faghi non 'mparò al gattu m'à sa fò a rampegò" (non insegnare al gatto come ci si arrampica). Gustoso ed eloquente il "detto" che a Giusepèn fa ricordare esempi antichi e moderni, per ribadire quanto è inveterato il comportamento delle persone che, spesso si buttano in spiegazioni "impegnate" senza conoscerne i presupposti.

Quindi, andiamo sul classico. Prendi la Politica o lo Sport in genere oppure le delibere consiliari o una trattativa qualsiasi. C'è sempre gente che, a posteriori, detta (proprio così DETTA) la soluzione di ogni problema. "Io avrei agito così, in questa maniera" oppure "quello lì capisce nulla" e ovviamente "la soluzione ovvia è quanto propongo io". Tutto ciò, ovviamente, lo si ascolta dopo DOPO avere conosciuto l'andamento di ogni evento e dopo DOPO avere ottenuto la risposta finale.

Certo che "il gatto che si arrampica" sopra un tronco d'albero o che attanaglia sotto le sue unghie, una preda o che dopo avere rifiutato il pericolo, fugge …. senza scappare, ma attende il momento buono per ottenere quanto gli garba. Prendiamo esempio da quanto avviene in Politica. Mattarella nomina Draghi, Capo del Governo e 95 su 100 sono d'accordo. Nessuno sbraita e a tutti pare che la decisione sia l'ottimale. Oggi? penso che i numeri restano uguali, ma 95 su 100 dicono che Draghi non va bene e non ha fatto l'interesse dell'Italia - la Nazionale di Calcio? tutti bravi con il CT Mancini per la vittoria all'Europeo e oggi tutti contro Mancini per l'eliminazione dell'Italia al Mondiale e per il Trofeo UEBA fra Nazionali - tutti bravi a "giocare" in Borsa con guadagni "sperticati" poi tutti a dire che in Borsa non ci sanno fare, ma se ci fossi io … .tutti ad avere benefici - due persone litigano e la ragione la si dà al vincente. Trovato qualcuno a fare il contrario? visto mai in una disquisizione, sentire uno a dire "ho torto?" o a dare ragione alla controparte? MAI o qualche volta, ma sempre con un distinguo. Va di moda invece "avere l'ultima parola" mai quella della Giustizia o di chi è chiamato a fornirla.

Per dire che è impossibile "insegnare al gatto come ci si arrampica", perché quella funzione o quella abilità è propria del gatto. Che è un felino e come tutti i felici, possiede unghie acuminate create per arrampicarsi ovunque, anche a scavalcare i muri. Possono esserci gatti sornioni o gatti paciosi, ma all'occorrenza qualsiasi gatto agisce alla stessa maniera: reagisce . Prova a coccolare un gatto e a donargli tutta TUTTA la tua simpatia e a un certo momento (magari impropriamente) gli si calpesta la coda. Il gatto non fugge. E' riottoso. Presenta subito il conto.

Giusepèn liquida il discorso con un "t'e ghe rasòn" (hai ragione) per dirla, salomonicamente che ciascuno di noi dovrebbe lasciare perdere ogni tanto, la supponenza o la convenienza e trattare unicamente gli argomenti che ne conosce i punti essenziali, magari utilizzando un pizzico di modestia. Oggi, invece, tutti CT, tutti "consulenti", tutti "esperti" e quando ci si deve affrontare col "bilancio" riconoscere la nostra incompetenza. E andare ai ripari!

Gianluigi Marcora

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