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Territorio | 01 luglio 2022, 15:09

Piano estivo dei letti alla Sette Laghi, sindacati sul piede di guerra: «Nozze coi fichi secchi»

Il comunicato sindacale unitario parla di «nozze coi fichi secchi». E rincara sulle scelte organizzative, oltre al «mai risolto» problema parcheggi per il personale dell'Ospedale Del Ponte. «È il momento di trovare una sintesi che vada oltre l'analisi e la critica alle singole decisioni», preannunciano i sindacati in agitazione

Piano estivo dei letti alla Sette Laghi, sindacati sul piede di guerra: «Nozze coi fichi secchi»

«Il piano della ASST dei Sette Laghi per la gestione dei posti letto durante il periodo estivo non è un documento di pianificazione delle attività. E’ semplicemente un ordine burocratico... Il compito di un qualsiasi Direttore sarebbe quello di programmare le attività, tenendo conto delle reali condizioni dell’Azienda. Invece, come è stato evidenziato più volte, è uso alla ASST dei Sette Laghi fare proclami sui giornali, aggiungendo anche qualche elemento di troppo a giustificazione delle affermazioni fatte. Non si tratta di far lavorare di più i dipendenti, cosa che già avviene normalmente e a cui nessuno si è mai sottratto. Il problema è che il Direttore mette in campo delle decisioni che non tengono conto del fatto che il personale - elemento fondamentale di qualsiasi attività sanitaria - andrebbe tutelato in quello che è uno degli aspetti fondamentali, ovvero il recupero psicofisico, le ferie!».

Il comunicato sindacale unitario parla di «nozze coi fichi secchi». E rincara. «Questo non accade e lo dimostrano i racconti dei lavoratori: i periodi di ferie concessi sono di due settimane (quando si riesce e solo grazie al sacrificio dei colleghi che restano a coprire i turni) e non di tre settimane come afferma il Direttore. Inoltre, giusto per non farci mancare nulla, iniziano in alcuni settori i turni di dodici ore. Prendendo ad esempio un antico detto popolare, è come fare le nozze con i fichi secchi. Senza affrontare il problema della carenza di personale.

La ASST dei Sette Laghi è un gigante con dei sintomi evidenti di malattia cronica, le cui cause però non possono essere ascritte a coloro che ogni giorno con spirito di sacrificio “tirano e spingono la carretta”».

Poi le scelte organizzative. Anche qui i problemi non mancano per i sindacati. Sommati ad altri. «Se spostiamo l’attenzione dalla vicenda dei posti letto nel periodo estivo, abbiamo altri elementi di giudizio in merito alle scelte organizzative della ASST dei Sette Laghi. Il bando di gara per la esternalizzazione del trasporto dei pazienti con le autoambulanze, da poco giunto alla quarta versione in due anni, nonostante fosse stato battezzato da Villa Tamagno non più di sei mesi addietro come il modello vincente, nasconde una corsa spasmodica alla ricerca di soluzioni che puntualmente dimostrano l’incapacità nella gestione di servizi efficienti e coerenti con i bisogni.

Vi è la decisione di creare in viale Monte Rosa la Casa della Comunità della Città di Varese, il luogo meno adatto per una struttura di questo tipo. Per non parlare poi dell’ultima vicenda in ordine di tempo, quella relativa alla decisione di non avere la notte sull’automedica in servizio a Luino il medico rianimatore. A tutto questo si aggiunge il mai risolto problema dei parcheggi per i dipendenti dell’Ospedale del Ponte e della sede di viale Monte Rosa, questione che al momento ha determinato da parte dell’Azienda la somministrazione ai lavoratori di un questionario sul come si recano al posto di lavoro, aspetto a quanto pare oscuro al Direttore Generale.

Più volte le Organizzazioni Sindacali hanno evidenziato i problemi che le decisioni della attuale Dirigenza aziendale provocano al funzionamento dei servizi sanitari. La ASST dei Sette Laghi per quello che è e per quello che rappresenta dovrebbe essere sempre sotto la vigile attenzione non solo delle Organizzazioni Sindacali ma anche delle Associazioni e degli Enti Locali. E’ forse il momento che tali espressioni della società civile e delle istituzioni, insieme alle Organizzazioni Sindacali, trovino una sintesi che vada oltre l’analisi e la critica alle singole decisioni prese dalla Dirigenza della ASST dei Sette Laghi».

Redazione

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