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Salute | 13 luglio 2022, 08:33

Dal cuore di una mamma il grazie alla Pediatria di Tradate: «Un'oasi di serenità, dove ci hanno preso per mano»

Alla figlia 15enne della signora, a fine giugno, è stato diagnosticato il diabete. Una doccia gelata per tutta la famiglia, ma nella storia entrano anche angeli con il camice: «Ci siamo sentiti protetti, ci hanno incoraggiato a non arrenderci, rassicurando mia figlia che non avrebbe dovuto abbandonare la danza. Voglio ringraziare pubblicamente tutte le persone che lavorano nel reparto»

Dal cuore di una mamma il grazie alla Pediatria di Tradate: «Un'oasi di serenità, dove ci hanno preso per mano»

Gli angeli esistono davvero e sono persone in carne e ossa che non solo fanno bene e con passione il proprio lavoro, ma che riescono anche ad andare oltre, vicino al cuore delle persone che sono loro affidate.

E' quanto ha sperimentato di persona una mamma della provincia di Varese con la Pediatria dell'ospedale di Tradate che non è solo il reparto di un nosocomio ma è un luogo abitato da persone, che hanno bisogno di aiuto e da persone che se ne prendono cura. 

«Sono una  mamma come tante che sì è trovata a fine giugno in pronto soccorso con la propria figlia di 15 anni con in mano degli esami del sangue sballatissimi e una marea di dubbi - così comincia il racconto della signora - a mia figlia nel giro di poche ore e dopo esami più accurati viene diagnosticato il diabete mellito di tipo 1. Per cui da quel momento la vita di mia figlia e di riflesso della nostra famiglia cambiava in modo radicale». 

Una notizia che ovviamente ha l'effetto di una doccia gelata per tutta la famiglia. 

«Non posso descrivere come ti senti, cosa provi, cosa saresti disposto a fare per fare in modo che quello che sta capitando a tua figlia fosse ribaltato su di te - continua la mamma - dopo poche ore mia figlia era già attaccata all’infusore di insulina da cui non ci separeremo più».

Ma ecco che entrano in gioco degli angeli con il camice di diverso colore, ma con la stessa bontà e dolcezza.

«Se c’è una cosa bella in tutta questa storia ed è che nella nostra sfortuna ci siamo messi nelle mani della Pediatria dell’ospedale di Tradate, piccolo, ma meritevole di encomio - sottolinea la signora - come entri in reparto “respiri” armonia, una bella sinergia tra il personale, nella tua sofferenza ti senti protetto e tutelato. Ci hanno preso per mano e ci hanno accompagnato nel mondo del diabete, senza nasconderci le insidie che una malattia del genere comporta, ma incoraggiando mia figlia e noi a non arrenderci, insegnandoci con delle lezioni specifiche tutto quello che avremmo dovuto conoscere, rassicurando fin da subito mia figlia sul fatto che non avrebbe dovuto abbandonare la sua più grande passione la danza».

Questi angeli hanno un nome, un cognome, una storia dietro e davanti di loro. 

«La dottoressa Guerraggio, la signora Augusta Volonté, prima educatrice nel reparto e da quando è in pensione volontaria presso il reparto, vincitrice del premio Rosa Camuna del 2021 assegnato da Regione Lombardia, le altre dottoresse in camice giallo di cui non ricordo i nomi, le infermiere con il camice azzurro tutte bravissime ed amorevoli, la caposala Monica, le educatrici della sala giochi e le volontarie, veramente tutto il personale» spiega la mamma.

«In parallelo l’associazione aiuto giovani diabetici presieduta dalla signora Lia Volonté, che si occupa di aiutare i giovani pazienti e le famiglie nei meandri delle pratiche burocratiche, mettendo a disposizione corsi con la nutrizionista Sahar, organizzando campi estivi per i ragazzi e tantissime altre iniziative» continua la signora. 

«Cortesia che non sempre è scontato che ci sia - osserva la mamma - pronte ad incoraggiare mia figlia nei momenti di ombra. In 10 giorni la nostra vita è cambiata è vero, ma abbiamo il dovere di ringraziare pubblicamente tutto questo reparto che si muove orchestrato con maestria. Il reparto di pediatria di Tradate è un'oasi di serenità e per chi è in ospedale è importante, mi fa credere che allora qualcosa di buono c’è ancora e fa ben sperare».

«Ritengo giusto ringraziare pubblicamente tutte queste persone, passiamo tanto tempo a lamentarci delle cose che non funzionano ed allora è giusto mettere in evidenza ed applaudire quelle che funzionano a dovere. Grazie di cuore a tutta la pediatria di Tradate».

Matteo Fontana

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