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Busto Arsizio | 26 luglio 2022, 09:12

La replica di Legambiente a Tallarida: «Piante innaffiate solo da pochi giorni, basta guardarle»

La presidente Paola Gandini lancia due proposte: «Cittadini e negozianti prendano in adozione un albero o una fioriera da innaffiare, salvo una deroga del Comune sull’orario». E poi: «Inserire nei contratti di appalto il Treegator, un sacco che rilascia gradualmente l’acqua»

Esempio di Treegator

Esempio di Treegator

«Il Comune bagna le piante? Basta guardarle. Hanno iniziato a innaffiarle la mattina di venerdì 22 luglio. In via XX settembre le nuove piante, già sostituite una volta perché avevano fatto la stessa fine dell’anno scorso, sono tutte seccate. Per questo motivo Legambiente ha invitato i cittadini a bagnarle». Il presidente Paola Gandini non fa passare sotto silenzio la replica del consigliere delegato al verde Orazio Tallarida di fronte alle critiche mosse da Legambiente e dall’esponente storico del Pd Walter Picco Bellazzi che puntavano il dito sull’inerzia dell’amministrazione comunale nel bagnare le piante delle fioriere.

Dice la sua soprattutto quando Tallarida si para considerando che si tratta di un’emergenza di siccità mondiale. E Gandini lancia una proposta. «Che cittadini e negozianti prendano in “adozione” un albero o una fioriera e si occupino di innaffiarla». A patto che il Comune faccia un’eccezione. «In cambio – prosegue – l’amministrazione comunale potrebbe concedere una deroga sull’orario d’innaffiatura e consentire di innaffiare prima delle 22 con acqua prelevata prima».

E dà un altro suggerimento sulle nuove piantumazioni. «Per evitare che in futuro continuino a lasciare seccare quelle nuove, la proposta è quella di inserire nei contratti di appalto il Treegator, ossia un sacco che si riempie d’acqua e la rilascia gradualmente. Potrebbe esserne collocato uno solo intorno al fusto o anche più, dipende dalle scelte, ma tendenzialmente è decisamente preferibile al tradizionale anello di tubo di plastica interrato che poi resta nel terreno e comunque non viene usato perché nessuno mette l’acqua».

Di fronte a queste proposte Paola Gandini sottolinea che «Legambiente non vuole fare clamore», come Tallarida aveva affermato. «Il clamore, semmai, viene fatto quando le piantumano», precisa. Inoltre la presidente tiene a sottolineare di non avere nulla contro Tallarida che considera «l’unico in Comune che ha a cuore il verde urbano. Il problema - sbotta la presidente - è la gestione del verde di Agesp. Spiace constatare che il problema sembri la visibilità ricevuta da Legambiente e non le piante morte».

Laura Vignati

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