Alto Milanese - 05 agosto 2022, 17:25

La “Pam Art” è un'esplosione di fantasia e un invito alla riflessione

Catturano l'attenzione gli spazi creativi del Parco Alto Milanese, confermando la propensione del Pam nell'accogliere manifestazioni artistiche che stimolano la voglia di esprimersi e lanciano riflessioni e messaggi importanti

La “Pam Art” è un'esplosione di fantasia e un invito alla riflessione

Ultimamente può capitare, mentre si cammina all'interno del Parco Alto Milanese, di imbattersi in qualcosa di particolare: dalla tettoia fatta di legno come architettura auto-costruita, all'albero di cuori poi seguito dalle farfalle sopra il filo spinato e poi cervelli (autore ignoto), passando per le balle di fieno su cui compaiono facce, oppure l'albero di Natale perfettamente addobbato nel bosco.

«Il comune denominatore è la voglia di esprimersi ed esprimere un messaggio in un posto che stimola la riflessione e la fantasia grazie al valore paesaggistico, ma anche ai contrasti tra città e campagna, vicinissime - commenta Davide Turri presidente del Consorzio Pam.

Una sorta di street art (arte di strada autoprodotta) fatta qui di elementi naturali, una Pam art!».

«La certezza della propensione del parco nell'accogliere manifestazioni artistiche l'abbiamo avuta - prosegue Turri - quando Legambiente Bustoverde con l'artista Cazzaniga ed il liceo Candiani di Busto hanno deciso lo scorso anno di fare un’installazione, “Segnali umani” fatta con tappi e scarti raccolti con un forte segnale educativo».

L’ installazione è ancora oggi visibile in Baitina. Ad essa sono seguite, sempre con il contributo dei laboratori delle scuole, altre performance estemporanee, come ad esempio quella a cura di spazio Ars con Elisa Zappa di cui la più recente è la grande scritta “Pace” nel bosco fatta coi ragazzi della scuola San Giulio di Castellanza.

«Nei mesi scorsi è stata anche avviata una ipotesi di lavoro strutturato con artisti per un progetto di land art temporanea, fatta con materiali naturali e compatibili con l’ambiente, che potrebbe trovare qui una location ideale grazie all'idea ed alla visione di Paolo Scheriani. Un progetto ambizioso che, se troverà interesse nei comuni, potrà essere portato avanti», conclude Davide Turri.

Il Pam si conferma quindi un luogo che, con il suo paesaggio naturale, è in grado di stimolare manifestazioni artistiche. Importante però - precisano dal Consorzio - che la proposta di eventuali installazioni temporanee sia preventivamente sottoposta e comunque soggetta ad autorizzazione del Consorzio dato che sono presenti precise regole nell’uso dei suoli, così come è stato fatto recentemente per il progetto “Segnali umani”.

Raffaele Specchia

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