Valle Olona - 18 settembre 2022, 23:28

Dimissioni alla Fondazione Moroni di Castellanza: «Sarà garantita una valida continuità delle attività»

Comunicato della presidente del consiglio di amministrazione Maria Cottino

Dimissioni alla Fondazione Moroni di Castellanza: «Sarà garantita una valida continuità delle attività»

Su quanto sta accadendo nella Rsa della Fondazione Moroni a Castellanza, riceviamo e pubblichiamo una lettera della presidente Maria Cottino.

A seguito di notizie che in questi giorni stanno comparendo sulla stampa, intendiamo precisare quanto avvenuto recentemente al fine di rassicurare utenti, famiglie, lavoratori e cittadinanza in merito alla situazione della Fondazione Moroni.

La sera di venerdì 12  agosto sono giunte alla Fondazione Moroni per via telematica, trasmesse dall’Inps, le dimissioni della responsabile sanitaria e dei coordinatori responsabili di area sanitaria-assistenziale  e di area  educativo- riabilitativa. Il giorno successivo giungeva per Pec la comunicazione di interruzione del rapporto di libera professione di due medici, a contratto presso la Fondazione. Nei modi e nei tempi scelti queste dimissioni, che non erano state annunciate, non lasciavano spazio, a giudizio unanime del Cda, a possibili mediazioni.

Appena possibile il Cda è stato convocato in seduta urgente. Nell’occasione è giunta una lettera dei dimissionari -per loro stessa richiesta riservata- che portava le loro motivazioni. A tale lettera il Cda ha dato immediata risposta prendendo atto con rispetto della loro scelta. La notizia si è rapidamente diffusa all’interno della Fondazione, creando comprensibile preoccupazione e disorientamento fra gli ospiti della Rsa e i loro familiari, e fra gli utenti dei vari servizi, che vengono a perdere in maniera improvvisa dei punti di riferimento.

Si tratta infatti di validi professionisti che operano in Fondazione da anni, e  che certamente hanno contribuito a fare della “Casa di Riposo” la realtà multiservizi che oggi è. Queste dimissioni, che rientrano nel diritto e nella responsabilità di chi le presenta, certamente  impongono di attivarsi al massimo per dare continuità ai servizi della Fondazione, con la qualità che li ha sempre contraddistinti. La valida organizzazione degli stessi e l’impegno di chi vi lavora  sono già una garanzia.

Per la riservatezza che amministratori e personale devono avere nei riguardi degli affari interni alla Fondazione, come recita il Codice Etico cui tutti sono tenuti, e per la riservatezza chiesta dai dimissionari stessi, non è possibile in questa sede entrare nel merito delle loro motivazioni. Si può solo dire che questo Cda si è affacciato alla realtà della Fondazione da pochi mesi, ma da subito ha dovuto affrontare il problema della dimissione di un numero significativo di infermieri, presentate prima ancora dell’insediamento. Anche in quell’occasione è stata garantita con l’impegno di tutti la continuità e la qualità dei servizi. Dopo questo episodio il Cda ha preso atto di problematiche interne presenti da diversi anni,  alle quali si sono aggiunte le difficoltà che patiscono tutti gli operatori di area sanitaria e socio-sanitaria: il grande stress legato alla pandemia (e non ancora del tutto risolto), e la difficoltà di reperimento di figure professionali  con aggravio di lavoro e di fatica per chi opera in queste realtà.

Per accogliere le preoccupazioni di tutti e rassicurare su ciò che si sta facendo per superare questo difficile momento è stato  convocato in data 5 settembre un incontro con i familiari degli ospiti,  nel quale sono stati esposti i fatti e si è parlato delle azioni già intraprese da Direzione e Cda.  Già in precedenza era stata decisa per rinforzare il gruppo l’assunzione di una geriatra a tempo pieno; la dottoressa ha già iniziato ad operare in Fondazione. Altri medici di esperienza in campo geriatrico si sono resi disponibili e sono in corso le trattative. Sul piano infermieristico da mesi si lavora per il reperimento di professionisti, anche con ricerche all’estero che dovrebbero andare in porto a breve.

Due infermiere sono appena state assunte, e altre figure arriveranno appena definiti gli aspetti burocratico/amministrativi. Sono in corso valutazioni e colloqui con educatori e fisioterapisti. Non vi è dubbio che un cambiamento di questa portata richiederà un tempo di riadattamento, vi è però la certezza che, nel momento in cui i dimissionari termineranno il dovuto periodo di preavviso, sarà garantita una valida continuità delle attività della Fondazione.

Redazione

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